Grecia, trovato l’accordo: debito/Pil al 124% entro il 2020
Accordo trovato tra Fondo Monetario Internazionale, Banca Centrale Europea ed Eurogruppo sulla questione del debito greco. La difficile quadratura del cerchio si è trovata grazie ai parametri, accettati da tutti, di un rapporto debito/Pil ateniese al 124% entro il 2020 e inferiore al 110% entro il 2022, con l’auspicio che il parametro arrivi al 175% già nel 2016. Al momento il rapporto si colloca al 170%, e probabilmente salirà al 190% il prossimo anno. Si tratta perciò, come ha commentato Christine Lagarde, direttore del Fmi, di “una consistente riduzione se si considera l’andamento attuale del debito”. L’accordo raggiunto, ha detto Lagarde nel suo statement seguito alla conclusione del summit notturno con l’Eurogruppo, “si innesta sugli sforzi compiuti dal governo greco per portare avanti la politica fiscale e le riforme strutturali”.
“Oggi è un nuovo giorno per tutti i greci”, è stato il commento del premier ellenico Samaras, che ha così accolto i nuovi parametri più “sostenibili” per l’economia del Paese.
Non è così ottimista, però, il commento di ING Bank. Dice infatti l’analista Carsten Brzeski: “le misure restano fortemente condizionali, e non garantiscono un’eventuale necessità di condonare il debito in futuro. Per beneficiarne”, continua l’esperto, “anche la Grecia deve fare la sua parte. Tali misure verranno infatti implementate solo sotto certe condizioni che ristabiliscano la sostenibilità del debito”.
Il via libera “politico” è stato dato nella notte anche all’erogazione dei circa 44 miliardi di aiuti che dovrebbero giungere alla Grecia entro fine anno. La luce verde definitiva verrà data formalmente il 13 dicembre dopo il voto parlamentare dei diversi Paesi dell’Unione Europea. Voto che, sempre sencodo gli esperti di ING, non è per nulla da dare per scontato.