Grandi banche programmate per ‘uccidere il cambiamento digitale’. Il j’accuse del ceo di una fintech UK da 2,5 mld

Nel Regno Unito il fondatore della fintech Monzo, Tom Blomfield, individua i problemi delle grandi banche nella tecnologia obsoleta da una parte e da una cultura dell’avversione al rischio dall’altra.

Il problema delle grandi banche è la disconnessione con i clienti

Secondo il numero uno di Monzo, le grandi banche non subiranno mai una trasformazione digitale. Colossi come Barclays e HSBC, afferma Blomfield, sono dotati di una tecnologia obsoleta e di una cultura contraria al rischio per rispondere alla sfida che invece le banche digitali riescono ad affrontare. Il problema è che le “banche si concentrano davvero molto sui loro prodotti finanziari esistenti”, ha dichiarato Blomfield, intendendo per tali mutui, prestiti e carte di credito “prodotti di bilancio, fondamentalmente”.

Ma il problema, continua il CEO di Monzo, è che “quando si va in strada e si parla alla gente delle loro banche, non si parla del loro mutuo, ma di “Quando mi pagheranno?” o di “Posso permettermi di comprare il pranzo oggi?”, ha aggiunto. “Gli esseri umani si concentrano soprattutto sull’elaborazione quotidiana dei pagamenti”. Blomfield sottolinea così che c’è una “disconnessione” tra i grandi prestatori e i loro clienti.

“Avete enormi problemi tecnologici e enormi problemi culturali”, ha detto Blomfield riferendosi alle banche tradizionali sottolineando che chi lavora nelle banche non è necessariamente incentivata “a pensare al cliente nel modo giusto”. “Parliamo di 100.000 dipendenti. Come si trasforma tutto questo? Penso che sia molto, molto complicato”.

Monzo: la new bank mobile da 2,5 mld di dollari

New bank mobile che permette di aprire un conto in pochi minuti, Monzo è stata fondata da Blomfield nel 2015 e oggi vanta una valutazione di 2 miliardi e mezzo di dollari a seguito di un’iniezione di capitale di 146 milioni di dollari l’anno scorso. Monzo è cresciuta rapidamente riuscendo ad attirare oltre 3,5 milioni di utenti e rientrando nelle tante cosiddette neobanche che hanno inondato l’Europa a seguito della crisi finanziaria del 2008, come Revolut e N26.