Notizie Notizie Mondo Gli hedge riducono le posizioni sull’azionario

Gli hedge riducono le posizioni sull’azionario

28 Aprile 2010 09:14

Vendono azioni, si mantengono corti sull’euro e puntano sul rialzo delle materie prime energetiche ad eccezione del gas naturale. E’ questo il profilo degli operatori guida del mercato, gli hedge fund, secondo una rilevazione effettuata da Bank of America Merrill Lynch.


In un report pubblicato ieri e raccolto da Finanza.com, la banca d’affari statunitense traccia le linee seguite dai gestori hedge all’ultimo rilevamento disponibile, quello per la settimana conclusasi il 21 aprile scorso. 


La banca, che elabora anche il BofA ML Hedge Fund Generals Index, fornisce quindi la visione in assoluto più aggiornata sulle strategie dei fondi hedge, operatori usualmente caratterizzati da un bassissimo grado di apertura nei confronti del mercato e spesso indicati come anticipatori dei trend.


In quest’ottica i segnali che emergono con riferimento alle prospettive dei mercati azionari non sono positivi. I fondi long/short equity, che investono quindi in azioni sia al rialzo che al ribasso, mantengono un saldo netto tra le posizioni lunghe e corte a favore delle prime, ma hanno ridotto la loro esposizione complessiva al mercato a circa il 25 per cento, una soglia nettamente inferiore rispetto alla media storica, che oscilla tra il 35 e il 40 per cento. Gli analisti di BofA Merrill Lynch stimano inoltre che i fondi macro, orientati prevalentemente all’investimento per classi di attivi sulla base di un approccio macroeconomico, abbiano continuato a ridurre la loro esposizione all’azionario Usa per spostarsi sui mercati emergenti. Altre indicazioni sono ricavate dai dati sulle operazioni poste in essere dai grandi operatori speculativi pubblicati dalla Commodity Futures Trading Commission, la commissione statunitense che regola gli scambi sui mercati delle materie prime. Gli hedge, spiegano gli analisti, hanno continuato a vendere future sul Nasdaq 100 e hanno incrementato le posizioni corte in future sull’S&P500 e sull’indice Russell 2000. 


Tra le commodity, i gestori hedge hanno aumentato le posizioni lunghe sul crude oil, mentre hanno ulteriormente incrementato le già ampie posizioni al ribasso sul gas naturale. Moderatamente ridotte anche le posizioni rialziste sull’oro, mentre flussi di vendita sono segnalati su argento e platino.


Per finire, lo studio evidenzia che sul mercato valutario i gestori di fondi speculativi hanno ripreso a incrementare le già forti posizioni al ribasso sull’Euro, ma hanno contestualmente anche ridimensionato, seppur di poco, le posizioni lunghe sul dollaro.