Giugno ampiamente positivo per Piazza Affari, Generali torna a ruggire
Grazie anche al rally che sta caratterizzando l’ultima seduta del mese in scia all’intesa raggiunta nella notte a Bruxelles sulle misure per la crescita e soprattutto sul cosiddetto scudo anti spread, Piazza Affari si avvia a concludere giugno con un bilancio decisamente positivo. L’indice Ftse Mib fa segnare al momento un progresso del 7,08% rispetto ai livelli di fine maggio, segnalando una delle migliori performance a livello continentale con la sola Spagna (+13% per l’Ibex 35) che ha fatto meglio tra le altre principali Borse europee. Ferma invece la Borsa di Francoforte con il Dax che strappa un risicato +0,66% con il saldo che fino a ieri risultava negativo. Recuperate solo in parte le perdite di maggio che si era chiuso con un magro -11,78% per il Ftse Mib che proprio nella prima seduta di giugno aveva aggiornato i minimi da marzo 2009 a 12.568 punti. Il bilancio da inizio anno rimane negativo dell’8,8% e sale al -30% se si considerano gli ultimi 12 mesi.
“I mercati europei hanno cominciato a scontare nel taglio imminente dei tassi ufficiali e ci aspettiamo di vedere un taglio dei tassi di 25 punti base da parte della Bce dal momento che la recessione è troppo evidente per essere ignorata”, rimarca la Monthly Review pubblicata oggi da Equita. Taglio dei tassi da parte dell’istituto centrale guidato da Mario Draghi il prossimo 5 luglio che è anche previsto dalla maggioranza degli analisti interpellati da Bloomberg.
Generali svetta tra le blue chip, recupero del plotone dei bancari (tranne Mps)
A primeggiare nel mese conclusivo della prima metà del 2012 è stata Generali Assicurazioni (+25,5%) sospinta dal cambio ai vertici deciso dal board della compagnia triestina. In scia performance a doppia cifra per un folto gruppo di titoli bancari: +20,95% per Bper, +17,46% per Mediobanca, +15,57% per Bpm. Tra i titoli che invece non hanno cavalcato il rally di giugno c’è Mps (-6,05%). Peggio di tutti ha fatto A2A (-18,56%) che figura anche come il peggior titolo da inizio anno sul Ftse Mib con un saldo negativo del 43,84%.
“I mercati europei hanno cominciato a scontare nel taglio imminente dei tassi ufficiali e ci aspettiamo di vedere un taglio dei tassi di 25 punti base da parte della Bce dal momento che la recessione è troppo evidente per essere ignorata”, rimarca la Monthly Review pubblicata oggi da Equita. Taglio dei tassi da parte dell’istituto centrale guidato da Mario Draghi il prossimo 5 luglio che è anche previsto dalla maggioranza degli analisti interpellati da Bloomberg.
Generali svetta tra le blue chip, recupero del plotone dei bancari (tranne Mps)
A primeggiare nel mese conclusivo della prima metà del 2012 è stata Generali Assicurazioni (+25,5%) sospinta dal cambio ai vertici deciso dal board della compagnia triestina. In scia performance a doppia cifra per un folto gruppo di titoli bancari: +20,95% per Bper, +17,46% per Mediobanca, +15,57% per Bpm. Tra i titoli che invece non hanno cavalcato il rally di giugno c’è Mps (-6,05%). Peggio di tutti ha fatto A2A (-18,56%) che figura anche come il peggior titolo da inizio anno sul Ftse Mib con un saldo negativo del 43,84%.
Nel suo portafoglio raccomandato Equita propende per una robusta diversificazione con particolare attenzione su società italiane che operano a livello globale (Buzzi Unicem, Pirelli, Fiat Industrial, Prysmian, Prada e Saipem), società di asset management (Azimut e Mediolanum) e situazioni speciali quali Impregilo e Lottomatica). per quanto concerne il settore bancario, la sim milanese indica una storia di ristrutturazione (Popolare Milano) e la solidità delle Intesa Risparmio.
Upgrade del Credit Suisse su equity Italia: scendono incertezze nel breve
Cambio di view sull’equity italiano da parte di Credit Suisse. Dopo aver sottopesato l’azionario Italia per un lungo periodo di tempo, la banca d’affari elvetica ha deciso di passare a una visione neutrale elencando tre motivi fondamentali. In primo luogo, a seguito delle elezioni greche e del salvataggio delle banche spagnole, alcune incertezze di breve termine sono state rimosse ed è probabile che sia stato raggiunto il bottom del sentiment degli investitori. In secondo luogo, è rallentato notevolmente il processo di revisione verso il basso delle stime di utili con le previsioni per l’Italia che ora appaiono più ragionevoli rispetto all’autunno scorso. Credit Suisse ritiene pertanto che le probabilità di ulteriori revisioni al ribasso, che potrebbero riguardare principalmente i finanziari, siano più limitate rispetto a prima. Infine, un ulteriore fattore da prendere in considerazione è il fatto che le valutazioni italiane sono ai minimi storici a livello di utili e quindi ai prezzi attuali Piazza Affari già sconta gran parte dello scenario di crisi.
Upgrade del Credit Suisse su equity Italia: scendono incertezze nel breve
Cambio di view sull’equity italiano da parte di Credit Suisse. Dopo aver sottopesato l’azionario Italia per un lungo periodo di tempo, la banca d’affari elvetica ha deciso di passare a una visione neutrale elencando tre motivi fondamentali. In primo luogo, a seguito delle elezioni greche e del salvataggio delle banche spagnole, alcune incertezze di breve termine sono state rimosse ed è probabile che sia stato raggiunto il bottom del sentiment degli investitori. In secondo luogo, è rallentato notevolmente il processo di revisione verso il basso delle stime di utili con le previsioni per l’Italia che ora appaiono più ragionevoli rispetto all’autunno scorso. Credit Suisse ritiene pertanto che le probabilità di ulteriori revisioni al ribasso, che potrebbero riguardare principalmente i finanziari, siano più limitate rispetto a prima. Infine, un ulteriore fattore da prendere in considerazione è il fatto che le valutazioni italiane sono ai minimi storici a livello di utili e quindi ai prezzi attuali Piazza Affari già sconta gran parte dello scenario di crisi.