Giappone: oggi aumenta l’Iva, ma il Paese è sulla strada giusta (analisti)
Il Giappone finisce sotto la lente di ingrandimento, con l'aumento dell'Iva entrato in vigore proprio oggi. La misura porterà a un aumento della tassa sulle vendite dall'attuale 5% all'8%. L'evento ha causato un sell-off sul mercato azionario, a causa dei timori legati all'impatto sui profitti delle aziende nel trimestre aprile-giugno, ma queste paure sono giustificate o esagerate? "I consumi probabilmente rallenteranno nel secondo trimestre - risponde Taku Arai, esperto sull'azionario nipponico di Schroders - ma secondo noi sarà un calo di breve termine: la reazione dei mercati potrebbe dunque essere stata esagerata. I trend di lungo termine strutturali del Giappone, cioè il percorso di uscita dalla deflazione, il miglioramento del mercato del lavoro e la spesa delle imprese in ripresa sono ancora tutti sulla strada giusta". Lo dimostrano gli ultimi dati sull'inflazione (salita all'1,3% a/a a febbraio) e sul mercato del lavoro del Giappone (la disoccupazione è scesa ai minimi da 6 anni, al 3,6%), pubblicati la settimana scorsa.
"Alla luce di queste considerazioni - prosegue Arai - ci aspettiamo che in generale i profitti societari resteranno solidi, nonostante l'iniziale frenata che seguirà all'aumento dell'Iva, che potrebbe durare uno o due trimestri. Secondo noi, i profitti full-year continueranno a crescere". Schroders inoltre ricorda che la BoJ potrebbe entrare in azione se dovessero essere pubblicati dati economici inferiori alle attese o se le previsioni di un'inflazione al 2% dovessero essere messe in pericolo. A ciò va aggiunto che ci potrebbero essere ulteriori novità positive sulla strategia di crescita del primo ministro Abe, per esempio legate alle discussioni sulla free trade zone e sulla riforma della fiscalità per le imprese.
"Per quanto riguarda il nostro approccio - conclude l'esperto di Schroders - restiamo concentrati su idee specifiche sui singoli titoli basate sui fondamentali e continuiamo a essere ben posizionati per sfruttare qualsiasi accelerazione della ripresa degli utili societari e qualsiasi sviluppo positivo dell'economia nipponica".
"Alla luce di queste considerazioni - prosegue Arai - ci aspettiamo che in generale i profitti societari resteranno solidi, nonostante l'iniziale frenata che seguirà all'aumento dell'Iva, che potrebbe durare uno o due trimestri. Secondo noi, i profitti full-year continueranno a crescere". Schroders inoltre ricorda che la BoJ potrebbe entrare in azione se dovessero essere pubblicati dati economici inferiori alle attese o se le previsioni di un'inflazione al 2% dovessero essere messe in pericolo. A ciò va aggiunto che ci potrebbero essere ulteriori novità positive sulla strategia di crescita del primo ministro Abe, per esempio legate alle discussioni sulla free trade zone e sulla riforma della fiscalità per le imprese.
"Per quanto riguarda il nostro approccio - conclude l'esperto di Schroders - restiamo concentrati su idee specifiche sui singoli titoli basate sui fondamentali e continuiamo a essere ben posizionati per sfruttare qualsiasi accelerazione della ripresa degli utili societari e qualsiasi sviluppo positivo dell'economia nipponica".