I gestori mondiali lanciano l’SOS: Help!
Non siamo al massimo del pessimismo, ma poco ci manca. E’ un quadro inquietante quello che emerge dalla Global Fund Manager Survey di Merrill Lynch. A partire dal titolo del report con il quale ne sono stati resi noti i risultati: “Help!”.
I gestori internazionali infatti vedono nero: il tasso di ottimisti è sceso ai livelli dell’autunno 2011 e la percentuale di money manager che sovrappesano la liquidità, classica asset class difensiva, è salita a livelli superati solo nel dicembre 2008 e nel marzo 2003
In termini di asset allocation, tra le preferenze dei gestori crollano le materie prime (ai minimi dal febbraio 2009) e l’azionario viene sottopesato per la prima volta in 7 mesi, con le eccezioni dell’equity statunitense ed emergente, che non riescono però a controbilanciare la “fuga” dall’azionario europeo. Gli investitori mostrano poi di allontanarsi dai settori dell’energia e dei materiali di base, mentre riscoprono farmaceutici, telecomunicazioni e utility, anche in questo caso concentrandosi sui difensivi.
Alla base di questo sentiment di mercato ci sono attese non rosee per l’economia. I money manager hanno tagliato drasticamente le loro aspettative sulla crescita economica globale e solo il 5% si attende una crescita sopra il trend per i prossimi 12 mesi.
Crescono poi le attese per un quantitative easing, soprattutto in Europa. La Bce sarebbe orientata verso una mossa di questo tipo entro i prossimi 12 mesi per il 73% degli intervistati, mentre “solo” il 44% confida che la Federal Reserve possa varare la sua terza misura di allentamento quantitativo nel prossimo anno.
La survey di Bank of America Merrill Lynch è stata condotta su un totale di 260 gestori internazionali con asset in gestione per 689 miliardi di dollari tra il 31 maggio e il 7 giugno. Il sondaggio non tiene quindi conto del piano di ricapitalizzazione delle banche spagnole e del taglio dei tassi annunciato dalla Cina.