Germania: Pil II trimestre salito del 2,2% t/t, la crescita più forte dalla Riunificazione
Il Pil tedesco ha messo a segno nel secondo trimestre dell’anno la crescita più forte dai tempi della Riunificazione, con un balzo trimestrale del 2,2% e un progresso del 3,7% su base annuale. Il dato definito diffuso oggi dal Federal Statistics Office in Wiesbaden sebbene confermi la lettura preliminare dello scorso 13 agosto, segna un record dai primi anni ’90 ed è stato definito dalla Banca centrale di Berlino “estremamente dinamico”.
A trainare la crescita del Paese teutonico sono stati gli investimenti e le esportazioni, secondo quanto rilevato dall’ufficio statistico. I primi sono aumentati del 4,4% mentre l’export ha registrato nel trimestre di riferimento un rialzo dell’8,2% rispetto ai primi tre mesi del 2010 contro un aumento delle importazioni del 7%, facendo così segnare un surplus che ha contribuito per 0,8 punti percentuali alla crescita dell’economia tedesca.
Anche nei prossimi mesi si prevede che la Germania avanzerà a buon ritmo. Lo scorso 19 agosto la Bundesbank, la Banca centrale di Berlino, ha infatti rivisto al rialzo le stime di crescita del Pil del 2010 in seguito al balzo del secondo trimestre. Le nuove stime dell’istituto centrale tedesco sono di un progresso annuo del 3 per cento rispetto al +1,9 per cento precedentemente indicato.
Intanto in una Germania che si mostra solida, ci si prepara all’arrivo della tassa sulle banche, che verrà varata domani dal consiglio dei ministri. Secondo le ultime indicazioni, il prelievo non sarà superiore al 15% degli utili netti. Il governo di Berlino introdurrà anche nuove norme sul fallimento degli istituti di credito, attribuendosi il diritto di smantellare le banche in difficoltà, prenderne il controllo e salvare gli asset ritenuti strategici.