Inatteso rialzo della disoccupazione tedesca a giugno. I dati diffusi oggi dall’Ufficio del lavoro vedono il tasso disoccupazione attestarsi al 6,8% a giugno, in linea con il dato precedente che è però stato rivisto al rialzo dal 6,7 al 6,8%. Il consensus di mercato era per una lettura al 6,7%. Il numero totale dei disoccupati è salito a 2,882 milioni dai 2,875 mln di maggio.
Ifo stima Pil 2012 in crescita dello 0,7% e +1,3% nel 2013
Sempre oggi l’istituto di ricerca Ifo ha diffuso le nuove stime sull’economia tedesca relative al biennio 2012-2013. La crescita del Pil è vista nell’ordine dello 0,7% quest’anno e dell’1,3% il prossimo con l’istituto di ricerca di Monaco che rimarca come la “maggiore incertezza continua a frenare economia tedesca”. Durante i mesi estivi l’economia tedesca dovrebbe passare una fase di debolezza come preannunciato dal deciso peggioramento dell’indice Ifo sul clima economico relativo ai mesi di maggio e giugno. “Il motivo principale – rimarca l’istituto di ricerca tedesco – è la continua incertezza circa i progressi della crisi del debito europea. La crescita prevista per l’anno in corso sarà trainata dalla domanda interna. per quanto riguarda il 2013, è stimata una ripresa dello slancio del’economia teutonica “a condizione che la crisi del debito europeo non si intensifichi in maniera massiccia.
Crescita sarà trainata da domanda interna, export in tenuta
I consumi privati tedeschi sono attesi dall’Ifo in crescita dell’1,3% nel 2012 e dell’1,5% il prossimo anno, con l’export visto ancora in deciso progresso (+2,5% e +3,2% rispettivamente). Per quanto concerne l’inflazione è vista crescere al ritmo costate del 2%, mentre la disoccupazione dovrebbe segnare nuovi miglioramenti scendendo al 6,7% a fine anno e al 6,6% il prossimo con gli occupati toccare il nuovo livello record oltre quota 41,7 milioni nel 2013 dai 41,096 di fine 2011. Infine il deficit di bilancio è visto scendere ulteriormente allo 0,3% del Pil quest’anno dall’1% del 2011 per pervenire al pareggio di bilancio il prossimo anno.
Poche settimane fa, l’8 giugno, era arrivata la revisione al rialzo delle stime di crescita da parte della Bundesbank che stima un Pil in salita dell’1% nel 2012 rispetto al +0,6% indicato in precedenza, mentre per il 2013 la stima è di un progresso dell’1,6%. Anche la Bundesbank ha rimarcato l’esistenza di significativi fattori di rischio soprattutto se la crisi dell’eurozona si diffonderà e colpirà anche le economie dei Paesi non-euro comportando gravi ripercussioni sull’economia tedesca. L’istituto centrale per la seconda metà del 2012 pronostica comunque una buona domanda interna e quella in arrivo dai Paesi al di fuori di Eurolandia compenseranno il calo dell’export verso gli altri Paesi dell’Eurozona.