Notizie Europa Germania: Commissione Ue avvia indagine sull’enorme surplus della bilancia commerciale

Germania: Commissione Ue avvia indagine sull’enorme surplus della bilancia commerciale

13 Novembre 2013 16:51

La Germania finisce sotto indagine. La Commissione europea ha annunciato di aver avviato un’analisi sul surplus della bilancia commerciale tedesca per verificare se l’enorme avanzo possa rappresentare uno squilibrio nella prima economia europea. “Una verifica approfondita sarà avviata per valutare la posizione con l’estero, analizzare gli sviluppi interni e capire se questi paesi (Germania e Lussemburgo, ndr) siano in squilibrio”, si legge in una nota della Commissione.

Si tratta di un’analisi che viene avviata d’ufficio quando il surplus supera il 6% del Pil e, nel caso della Germania, il dato è risultato ininterrottamente al di sopra di questa soglia a partire dal 2007. A settembre l’avanzo si è attestato a 19,7 miliardi di euro, ben al di sopra della soglia fissata da Bruxelles (oltre l’8% del Prodotto interno lordo 2012) in scia del +1,7% messo a segno dall’export e del calo di quasi due punti percentuali registrato dalle importazioni. Nel 2012 l’attivo della Germania nelle partite correnti è passato da 223,3 a 238,5 miliardi di dollari superando persino quello cinese (193,1 miliardi).

La mossa di Bruxelles è destinata a far rumore perché per la prima volta a esser presa di mira è la locomotiva europea. L’indagine rappresenta un primo passo cui potrebbero seguire, a primavera, raccomandazioni destinate a riequilibrare la situazione. “La questione è se la Germania può fare di più per ribilanciare l’economia europea”, rileva il presidente della Commissione Ue, Jose Manuel Barroso.

“I dati recenti indicano che il surplus di parte corrente ha superato il 6% ogni anno dal 2007”, ha detto il responsabile degli affari economici, Olli Rehn. Rehn è consapevole che non esiste un rapporto causa-effetto e che quindi “un aumento della domanda interna tedesca potrebbe non portare direttamente o immediatamente a una crescita delle esportazioni dall’Europa del sud” ma allo stesso tempo è convinto che maggiori consumi tedeschi potrebbero riequilibrare “l’intera area facilitando anche la riduzione delle pressioni al rialzo per la moneta unica”.

Critiche all’operato tedesco sono recentemente arrivate anche da Oltreatlantico. A fine ottobre il Tesoro statunitense nel suo rapporto semestrale ha evidenziato come l’economia teutonica dipenda troppo dalle esportazioni a scapito della domanda interna e il risultato finale è che a essere esportata è anche la deflazione. Secondo la testata Der Spiegel critiche sarebbero arrivate anche dal vice direttore del Fondo monetario, David Lipton, che nel corso della recente visita a Berlino avrebbe chiesto al Ministro delle finanze Wolfgang Schäuble di fissare un target per il surplus.