Inutile illudersi, il gas russo non arriva in Europa. Ed ora le conseguenze di questo braccio di ferro tra Ucraina e Russia sono drammatiche. La penuria di metano mette in ginocchio la Bulgaria, che dipende dal gas russo e non ha reti di distribuzione alternative, solo ospedali e asili nido riscaldati; in Moldavia, Slovacchia e Serbia il gelo assedia le famiglie; in Ungheria sono morte 40 persone, in Romania quasi 50. Kiev e Mosca, invece di riaprire i rubinetti, si rimpallano le responsabilità. Con il presidente russo Medvedev che propone ai premier di Bulgaria, Moldavia e Slovacchia un vertice sulla crisi sabato a Mosca, invitando tutti gli importatori, Ucraina inclusa.