Fugnoli: “C’e’ ancora tempo per organizzare rallentamento crescita petrolio”
Il petrolio brucia record ogni giorno che passa. Una domanda nasce spontanea. E' il livello della crescita economica che determina il prezzo del petrolio o è il petrolio a determinare il livello della crescita? Risponde Alessandro Fugnoli, economista di AbaxBank. "Nel Grande Tao dell'universo tutto si tiene e tutto è circolare, però azzardiamo l'ipotesi che nei casi di shock da domanda, come oggi, è ancora il cane della crescita a muovere la coda del petrolio, mentre negli shock da offerta (1973, 1980) è la coda che muove il cane", usa una metafora l'economista, sottolineando: "Non stiamo dicendo che la crescita è insensibile al petrolio, ci mancherebbe. Stiamo dicendo solo che l'iniziativa è ancora in mano alla crescita, che è ancora una variabile un poco più indipendente del petrolio". Cosa suggerisce di fare l'esperto? "La nostra scommessa è che il mondo è ancora in tempo per organizzare un rallentamento della crescita, di cui non occorre spaventarsi e che va anzi auspicato. I mercati prenderanno male una decelerazione, ma se questa si tradurrà grazie a un graduale aumento dell'offerta in un decongestionamento del prezzo del greggio si potrà riaccelerare velocemente", risponde Alessandro Fugnoli. Dunque: "Tutto questo esclude il rischio vero ovvero uno shock da offerta. In quel caso l'aggiustamento sarebbe molto, molto doloroso e la coda farebbe scempio del cane", conclude l'economista di AbaxBank.