Forex: lo yen torna ad apprezzarsi, Noda in pressing sulla BoJ
Violento movimento nella notte per lo yen che è tornato ad apprezzarsi con decisione sul dollaro dopo la discesa dei giorni scorsi. Reazione rialzista dello yen alle parole del primo ministro, Yoshihiko Noda, che ha sottolineato l’importanza di un’azione decisa e coraggiosa della Bank of Japan per arginare l’eccessivo apprezzamento della valuta nipponica. Il cross dollaro/yen è ridisceso sotto quota 77 (minimo a 76,89) per poi attestarsi a 77,07.
Poco mosso l’euro che ieri ha vissuto una giornata sull’altalena dopo aver toccato nella prima parte i massimi a 5 settimane avvicinando quota 1,32. “L’effetto rialzista sull’euro dell’esito del FOMC non è durato molto – rimarca la nota odierna di Intesa Sanpaolo sul mercato valutario – al termine della giornata di ieri il cambio, dopo essere salito fino a 1,3184 dollari, è tornato in chiusura ai livelli di partenza, ovvero intorno a 1,3100. Sulla moneta unica pesa probabilmente l’incertezza sulla crisi del debito e, a questo proposito, l’attesa per l’importante vertice UE di lunedì 30 gennaio”.
Sempre calda la questione Grecia con i negoziati tra Atene e investitori privati che sono ripresi ieri e continueranno oggi per trovare un accordo sullo swap del debito ellenico. La stampa ellenica ieri ha parlato di un avvicinamento delle posizioni con l’Iif pronta ad accettare un tasso di interesse inferiore al 4%. Secondo il governo greco e l’Ue deve essere inferiore al 3,5% per riuscire a ridurre il rapporto debito/Pil ad un livello accettabile nel 2020. Intanto in un’intervista al quotidiano austriaco Standard il presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, si è unito al Fmi nella richiesta che anche gli Stati creditori e la stessa Bce rinuncino a una parte del debito.
Nel pomeriggio (ore 14.30) attese conferme circa il rafforzamento della congiuntura statunitense. La prima lettura flash del Pil della prima economia mondiale dovrebbe evidenziare un progresso del 3 per cento annualizzato nel quarto trimestre 2011 rispetto al più 1,8 per cento fatto registrare nel trimestre precedente. E’ atteso in particolare un rafforzamento dei consumi personali con un’ascesa del 2,4 per cento dal più 1,7 del trimestre precedente.