Forex: tutti in attesa dell’intervento della Fed

Gli operatori scommettono sul QE3 dopo il peggioramento registrato dal mercato del lavoro statunitense ad agosto. Netto segno meno per il dollar index, l’indice che misura l’andamento del biglietto verde contro un basket di valute, che dopo esser sceso a 80,35 punti, il livello più basso dalla metà di maggio, in questo momento arretra dello 0,8% a 80,42.
Le vendite sul biglietto verde sono dettate dalle nuove misure di stimolo che la Banca centrale statunitense potrebbe annunciare la prossima settimana per contrastare il peggioramento della dinamica occupazionale. Ad agosto il saldo delle buste paga è risultato positivo per 96 mila unità, inferiore sia rispetto alle +120 mila unità del consenso e sia alle +141 mila buste paga (dato rivisto da +163 mila) registrate il mese scorso. Il progressivo indebolimento del mercato del lavoro è evidenziato dal saldo medio da inizio anno, positivo per 139 mila unità, -14 mila rispetto al 2011.
In calo anche il tasso di disoccupazione, passato dall’8,3 all’8,1 per cento. Si tratta del 42° mese consecutivo sopra quota 8%. La contrazione è attribuibile alla diminuzione della forza lavoro, scesa al 63,5%, il livello peggiore degli ultimi trent’anni.
“Il dollaro ha perso terreno contro tutte le valute -ha commentato Vincenzo Longo, Market Strategist di IG Markets Italia- sulla scia delle attese di un’azione della Fed il 13 settembre prossimo”. Il cambio eurodollaro quota in rialzo di un punto percentuale a 1,2755, sui massimi da maggio, mentre il cross con la divisa nipponica scende a 78,25 (-0,8%).”Gli operatori -continua Longo- stanno vendendo il biglietto verde sperando in un’immissione di liquidità sul mercato. L’euro/dollaro continua a correre e si sta dirigendo verso 1,28″.
Deciso segno più anche per il cambio euro/franco che si porta ai massimi da otto mesi in scia delle indiscrezioni su un possibile incremento del floor, fissato un anno fa a 1,2. I rumors secondo cui la Swiss national bank sarebbe intenzionata ad alzare il tetto a 1,22 hanno spinto l’incrocio con la divisa rossocrociata in quota 1,2154 franchi, il livello maggiore da gennaio.
L’euro, in scia dell’annuncio del nuovo piano di acquisto bond, beneficia anche del balzo registrato a luglio dalla produzione industriale tedesca che, attesa invariata m/m, ha messo a segno un +1,3%.