Forex: timori crescita portano l’euro sotto 1,3 $, acquisti sullo yen
Ridiscesa sotto quota 1,30 dollari per l’euro che ha progressivamente acuito la discesa nel corso della mattinata. Il cross eur/$ è sceso fino a 1,2929, in flessione di quasi l’1% dai livelli della vigilia. Intonazione negativa iniziata già nella notte dopo la diffusione del Pmi cinese che ha condizionato l’umore dei mercati asiatici e di quelli europei. A settembre l’indice Pmi calcolato da Hsbc è sceso a 47,8 punti dai precedenti 48,2 punti, confermandosi sotto la soglia dei 50 punti per l’undicesimo mese consecutivo e fornendo un’ulteriore prova che l’economia di Pechino sta risentendo della crisi della zona euro.
Oggi è arrivata anche la prima lettura flash degli indici Pmi dell’eurozona, con quello manifatturiero risalito a 46 punti dai 45,1 di agosto (consensus 45,5), mentre quello servizi è sceso da 47,2 a 46 punti. A metà mattinata è arrivato anche l’esito dell’asta spagnola. Nel complesso sono stati collocati titoli di Stato per 4,8 miliardi di euro (3,94 mld di bond triennali e 859 mln di bond decennali), oltre il range previsto che era 3,5-4,5 mld. Il rendimento medio a cui sono stati allocati i titoli a 3 anni è stato invece del 3,845%, in lieve rialzo dal 3,676% dell’asta di bond scadenza 2015 tenuta a inizio mese.
Tra le altre valute la sterlina cede leggermente terreno a 1,619 dollari dopo che le vendite al dettaglio di agosto hanno evidenziato un calo dello 0,2% (consensus -0,4%). I timori sulla crescita stanno spingendo lo yen in rialzo su tutte le altre principali valute (cross $/Y sceso fino a 78,04), mentre cede il dollaro australiano (minimo a 1,0367 sul dollaro Usa) alla luce del suo forte legame con la domanda proveniente dalla Cina, suo principale partner commerciale.