Forex: stabile l’euro, per sterlina si preannuncia una settimana delicata
Poco mosso a metà mattinata il cross euro/dollaro a quota 1,316. Euro che è reduce dalla risalita delle ultime due sedute della scorsa ottava complice soprattutto il ritracciamento dai massimi relativi del dollaro Usa in scia alla crescita meno sostenuta delle attese delle pressioni inflattive negli Usa (+0,1% m/m l’inflazione core) e il calo a sorpresa della fiducia dei consumatori di marzo elaborata dall’Università del Michigan. Ultime indicazioni che hanno smorzato la corsa del dollaro (che settimana scorsa si era portato ai massimi a 11 mesi sullo yen e a 1 mese sull’euro) riaccendendo parzialmente il dibattito su un nuovo quantitative easing da parte della Fed. In tal senso sarà importante vedere che riscontri arriveranno dai dati sul mercato immobiliare Usa e il tono dei discorsi che terranno in questi giorni alcuni membri della Fed, compreso quello di Bernanke.
La sterlina si mantiene sopra quota 1,58 rispetto al dollaro Usa. Divisa britannica che settimana scorsa non ha pagato il taglio di outlook a negativo da parte di Fitch. “Questa settimana potrebbe iniziare a minare la tenuta della valuta britannica”, rimarca oggi Asmara Jamaleh, economista di Intesa Sanpaolo sui mercati valutari, che sottolinea come nei prossimi giorni verranno pubblicati diversi dati, attesi perlopiù negativi. Giovedì sono in agenda le vendite al dettaglio (giovedì), attese deboli (-0,5% m/m il consensus), precedute martedì dai dati di febbraio sull’inflazione e mercoledì dalle minute della riunione di marzo della Bank of England. Sempre a metà ottava in agenda anche la presentazione del nuovo budget (mercoledì) da parte del premier George Osborne che dovrà cercare di coniugare la necessità di risanamento fiscale con l’attuale fragilità dell’economia britannica.