Forex: la Snb non convince i mercati, il floor ancora sotto pressione
Franco svizzero stabile nel giorno della Snb. Oggi la Banca centrale elvetica (Swiss national bank) ha ribadito che il livello minimo (floor) nel cambio con l’euro, fissato lo scorso 6 settembre in quota 1,2, sarà difeso con “la massima determinazione”. Non cambia nulla anche per il Libor a tre mesi, confermato nel range 0-0,25%.
L’istituto guidato da Thomas Jordan ha rilevato come la situazione economica sia caratterizzata da “un’eccezionale incertezza” a causa del riacutizzarsi della crisi dell’area euro che nelle ultime settimane ha nuovamente messo sotto pressione il franco, da sempre considerato la quintessenza della valuta-rifugio.
Dopo aver incrementato le riserve a maggio, la Snb ha confermato che in futuro l’istituto acquisterà quantità “illimitate di moneta estera” per prevenire un eccessivo apprezzamento del franco. Anzi, agli attuali livelli, la moneta “è ancora a livelli eccessivamente alti”. Nonostante questo, l’incrocio con la moneta unica quota stabile nei pressi dei minimi di seduta (e di 1,2) a 1,2007. Sostanzialmente invariati anche il cross con la divisa statunitense, a 0,7438, e quello con la moneta nipponica, a 83,08 yen.
Nulla di fatto neanche dall’altra parte del mondo, dove ieri sera la Reserve Bank of New Zealand ha ribadito il costo del denaro al minimo storico del 2,5% rilevando come l’economia neozelandese si sia indebolita rispetto all’ultimo report. Per questo motivo, un primo rialzo del costo del denaro è stato posticipato da fine 2012 al 2013. Alla luce delle attese di alcuni analisti, che avevano previsto un taglio dei tassi, il dollaro neozelandese, anche detto kiwi, quota in rialzo nel cambio con il dollaro Usa (+0,5% a 0,78 usd) e contro il dollaro australiano (-0,25% a 1,2778 nzd).