Forex: segno meno per l’euro, yen ancora tonico
I timori sulla sostenibilità del debito della Zona Euro spingono al ribasso la moneta unica. Giornata di vendite sull’euro che in attesa del via libera al potenziamento del fondo salva-stati risulta penalizzato dal ritorno dell’avversione al rischio. Nonostante il buon risultato dell’asta di titoli italiani, è la Spagna a condizionare l’umore degli operatori.
Nel giorno dello sciopero generale contro le misure di austerity, la view sulla situazione del Paese iberico è ancora condizionata dal report pubblicato ieri da Citi, secondo cui entro la fine dell’anno la Spagna dovrà richiedere l’aiuto finanziario di Ue e Fmi. La netta bocciatura da parte del capo economista di Citi Willem Buiter sta spingendo lo spread tra i titoli spagnoli e quelli tedeschi in quota 362 punti base, 26 pb in più rispetto al differenziale Italia-Germania.
Intanto questa mattina il Tesoro italiano ha collocato titoli a medio-lungo termine per 8 miliardi, non lontano dal range massimo di 8,25 miliardi. I Buoni del tesoro poliennali a 10 anni hanno registrato un rendimento del 5,24%, contro il 5,5% precedente, mentre il dato relativo il 5 anni si è sostanzialmente confermato al 4,18% (dal 4,19%). Allocati anche Certificati di credito del tesoro indicizzati al tasso euribor a sei mesi (Ccteu) con scadenza 2017 ad un rendimento del 4,6%.
Poco dopo l’uscita degli aggiornamenti macro a stelle e strisce il cambio eurodollaro quota nei pressi dei minimi di seduta a 1,3273 mentre il cross con lo yen scende dell’1,3% a 108,86. Il primo incrocio è spinto al ribasso dalla minore disponibilità degli operatori a detenere asset considerati rischiosi mentre sul secondo pesano gli acquisti di yen da parte delle aziende esportatrici in vista della chiusura dei bilanci, visto che l’anno fiscale per la maggior parte delle aziende nipponiche termina il 31 marzo. Il fenomeno interessa anche il dollaroyen, che scende dello 0,9% a 82,07.
“La moneta unica europea -si legge nella nota odierna preparata da FXCM- sta riuscendo a contenere le potenziali perdite […] a causa delle notizie che stanno circolando sui desk circa l’aumento della potenza di fuoco del firewall europeo, che secondo uno statement del meeting tra i ministri finanziari ottenuto da Bloomberg, potrebbe arrivare fino a 940 miliardi, 240 in più rispetto a quelli prospettati in maniera indiretta dalla Merkel”. “Qualsiasi notizia -continua la nota- relativa ad attività di supporto per la moneta unica è interpretata bene dal mercato […] che tende a contenere le perdite”.
Nel corso del pomeriggio dagli Stati Uniti sono arrivati i dati relativi la crescita nel quarto trimestre e l’indice settimanale relativo le nuove richieste di sussidio di disoccupazione. Negli ultimi 3 mesi del 2011 il dato definitivo sulla crescita del Pil a stelle e strisce ha confermato il +3% trimestrale annualizzato già rilevato dalla stima preliminare mentre la scorsa settimana le nuove richieste di sussidio sono scese da 364 a 359 mila.