Forex: seduta con il segno meno per loonie ed aussie
Segno meno per le commodity currencies. Giornata di vendite sul dollaro canadese, spinto al ribasso dall’aggiornamento relativo la crescita economica, e su quello australiano, che invece sconta il prossimo taglio del costo del denaro da parte della Banca centrale. In questo momento la divisa canadese, anche detta loonie, quota 1,3064 contro euro, lo 0,6% in più rispetto al dato precedente, e 0,9875 nel cambio con il dollaro Usa (+0,7%). Andamento simile per l’aussie, a 1,0416 dollari Usa (-0,3%) ed a 1,27 (+0,3%) contro euro.
Il loonie sconta il dato sul Pil di febbraio, che ha evidenziato un calo mensile dello 0,2%. Nel primo mese dell’anno la crescita economica aveva registrato un +0,1% e gli analisti avevano previsto un +0,2%. Sotto le attese anche gli altri due dati macro del giorno, quello relativo i prezzi delle materie prime (RMPI, -1,6% m/m) e quello che misura i prezzi dei prodotti industriali (IPPI, +0,2%).
Intanto il Vice Governatore della Bank of Canada, Timothy Lane, ha confermato di voler ritirare le misure di sostegno all’economia. “Alla luce -ha detto Lane – del recente rafforzamento dell’economia e dell’andamento dell’inflazione, un parziale ritiro degli stimoli monetari è ormai appropriato”. In ogni caso “il timing ed il grado di ogni operazione sarà pesato con cura sulla base dell’andamento economico a livello interno ed internazionale”.
La divisa australiana è invece penalizzata dall’attesa di un taglio del costo del denaro da parte della Banca centrale. Nella riunione in calendario per domani, il board della Reserve Bank of Australia dovrebbe ridurre il tasso di riferimento di 25 punti base al 4%. Le minute della precedente riunione del board avevano evidenziato come un eventuale taglio del costo del denaro era condizionato ad un allentamento delle pressioni inflazionistiche e secondo i dati diffusi oggi da TD Securities, l’inflazione australiana ad aprile ha registrato un incremento dello 0,3% mensile, contro il +0,5% precedente.
Tra le alter valute, leggero recupero del biglietto verde. Il dollar index, l’indice che misura le performance del greenback contro un basket di valute, in questo momento avanza dello 0,16% a 78,8 punti. Nel corso del pomeriggio dagli Stati Uniti sono arrivati i dati relativi l’andamento dei redditi personali (+0,4% m/m), delle spese dei consumatori (+0,3%) e dell’indice dei prezzi delle spese per consumi personali (PCE) a marzo, che in versione “core”, quella cioè depurata delle componenti straordinarie, ha messo a segno un rialzo dello 0,2%. Sotto le attese il Pmi, sceso ad aprile a 56,2 punti.