Forex: sale la richiesta di asset rischiosi, le buone notizie fanno bene all’euro
La voglia di asset rischiosi continua ad imperversare, le piazze finanziarie e la moneta unica ringraziano. Dopo il rimbalzo di Wall Street nella seduta di ieri, oggi a migliorare il sentiment degli operatori, oltre a qualche dettaglio in più sulle metodologie utilizzate negli stress-test bancari, ci ha pensato prima la revisione al rialzo delle stime di crescita mondiale dal 4,2% al 4,6% da parte del Fondo Monetario Internazionale, poi il dato sulla produzione industriale tedesca, che pronosticata maggio in rialzo dello 0,8%, ha registrato un +2,6% mensile, ed infine il calo maggiore delle attese a 454 mila messo a segno dalle nuove richieste di sussidio.
Il tutto sui mercati valutari si è tradotto in un rafforzamento delle valute ad alto rendimento ed un calo di quelle considerate approdi sicuri in caso di tempesta come dollaro e yen. Per acquistare un euro sono necessari 1,2666 dollari (+0,33%, massimo di seduta a 1,2701 dopo l’apertura di Wall Street) e 112,06 yen (+1%). Bene anche le c.d. commodity currencies, con il dollaro australiano che ha guadagnato quasi 1 punto percentuale nell’aud/usd (a 0,8710) e quella canadese a 1,0436 nello usd/cad (-0,4%).
Ma oggi è stato anche e soprattutto il giorno delle banche centrali, con la Bank of England e la Bce che hanno confermato il costo del denaro rispettivamente allo 0,5 ed all’1%. In entrambi i casi la mossa era ampiamente attesa, anche se all’interno della BoE la dinamica inflattiva (le aspettative di inflazione sono salite al 3,3% a maggio dal 2,5% di febbraio) inizia a destare qualche preoccupazione tanto che nel comunicato emesso a margine della riunione del board, la Banca centrale si è sentita in dovere di precisare che la “crescita dei prezzi è in genere associata con un crescita della quantità di moneta in circolazione, con un’inflazione da salari, con una crescita delle spese dei consumatori e con la domanda che supera la capacità produttiva dell’economia. In questo momento nessuna di queste minacce è presente in Gran Bretagna.”.
Trichet ha invece continuato a definire l’attuale livello dei tassi “appropriato” alla luce dello scenario economico e monetario. Il numero uno dell’Eurotower ha osservato come la crescita economica “si è rafforzata nei mesi primaverili”, ma ad un tasso di espansione “irregolare”.