Forex: il ritorno dell’appetito per il rischio favorisce la moneta unica
Il rimbalzo dei mercati azionari, partito ieri sera da Wall Street ed oggi rinforzato dai risultati del Credit Agricole, dall’andamento dell’economia spagnola e dall’inatteso calo delle nuove richieste di sussidio negli Stati Uniti, sta spingendo gli operatori verso gli asset considerati più a rischio.
L’euro nella seconda parte di seduta ha beneficiato del calo a 473 mila unità, al di sotto delle 485 mila pronosticate alla vigilia dagli analisti, messo a segno dalle nuove richieste settimanali di sussidio statunitensi. Dopo un minimo a 1,2649 e 107,06 toccato rispettivamente dall’euro/dollaro e dall’euro/yen, in questo momento la divisa dell’Eurozona scambia in rialzo dello 0,35% contro dollaro a 1,2715 e dello 0,16% a 107,59 nell’incrocio con la moneta nipponica.
Il greenback perde terreno anche nel cambio con la sterlina (gbp/usd a 1,5561, +0,57%), favorita dall’incremento dell’indice Cbi (Confindustria britannica) relativo le vendite al dettaglio, salito ad agosto a 35 punti, dai 33 della precedente rilevazione. In termini di volumi il dato è ai massimi dall’aprile 2007. Grande attenzione domani alla seconda lettura del Pil statunitense del secondo trimestre, attesa in crescita dell’1,4% contro il +2,4% del dato preliminare.