Forex: pound si mantiene sui minimi a 7 settimane rispetto all’euro
Si preannuncia un’altra giornata altamente volatile sul mercato valutario. L’euro si era riportato in prima mattinata sopra quota 1,30 dollari per poi ritracciare a 1,298 dollari. La risalita dei mercati con la chiusura positiva di Wall Street e delle Borse asiatiche ha fermato l’ascesa dello yen con cross dolalro/yen che comunque si mantiene sotto al soglia degli 87 yen. Sui mercati già da ieri si è iniziato a speculare su possibili interventi della Banca del Giappone per frenare l’ascesa della moneta nipponica che viaggia sui massimi annui rispetto al dollaro.
Tra le altre valute ieri la sterlina ha toccato i minimi a 7 settimane rispetto all’euro pagando il downgrade sull’Irlanda decretato da Moody’s. Valuta britannica che il mese scorso viaggiava sui massimi a 18 mesi rispetto all’euro sotto quota 0,81, mentre ieri il cross euro/gbp si è riportato sopra quota 0,85. Nei prossimi giorni sono attesi importanti riscontri macro dalla Gran Bretagna con i verbali della Bank of England (mercoledì) e la prima lettura flash del pil relativo al secondo trimestre (venerdì). Le attese sono di un progresso dello 0,6% t/t e dell’1,1% a/a.
Guardando oltre oceano, dopo la caduta dell’indice Nahb relativo lo stato di salute del mercato immobiliare Usa a 14 punti a luglio dai 16 del mese precedente, oggi riflettori puntati ancora sul mercato immobiliare: l’avvio di cantieri relativi a nuove unità abitative (consensus a 577 mila unità a giugno dalle 593 mila del mese precedente) e i permessi edilizi (attesi in calo a 570 mila unità dalle 574 mila di maggio). La maggior parte dei permessi ottenuti si traduce in un inizio di costruzione di case nei tre mesi successivi. A maggio si era assistito a una brusca frenata dell’avvio di nuovi cantieri e dei permessi edilizi complice la fine degli incentivi statali per l’acquisto di prime case.