Forex: persiste la debolezza del dollaro, oggi fitta tornata macro negli Usa
Ancora ordini di vendita indirizzati sul dollaro. Alle 10.05 il cross euro/dollaro viaggia a 1,4084, mentre il dollaro/yen a 81,25 yen. Ieri il biglietto verde ha aggiornato i minimi a 15 anni sullo yen a ridosso di quota 81 yen. Discesa del dollaro che ha spinto ulteriormente le materie prime con l’oro che ha aggiornato i propri massimi storici a 1.387,35 dollari l’oncia.
In attesa del QE che potrebbe avvenire il prossimo novembre da parte della Fed, fattore principale della corsa al ribasso del dollaro nelle ultime settimane, il mercato oggi guarderà con attenzione ai diversi dati macroeconomici in arrivo dagli Stati Uniti. Negative le indicazioni arrivate ieri dalle richieste di sussidi di disoccupazione (salite a sorpresa nell’ultima settimana a quota 462 mila unità) e dal deficit commerciale balzato oltre le attese a 46,3 mld di dollari.
Oggi spiccano le vendite al dettaglio che a settembre dovrebbero aver registrato un progresso mensile dello 0,4 per cento (consensus Bloomberg). Da monitorare anche i dati sull’inflazione relativi al mese di settembre. E’ attesa una crescita dello 0,2% rispetto al mese precedente e un +1,2% annuo. Il dato, al netto della componete energia e alimentari, è stimato in crescita dello 0,1% rispetto all’analogo periodo del 2009. È proprio l’andamento di questo ultimo indicatore che conferma i timori deflazionistici evidenziati dalla Federal Reserve. Per evitare un’inflazione negativa o tendenzialmente sotto il target del 2%, oltre che per sostenere la ripresa del mercato del lavoro la Banca centrale Usa dovrebbe annunciare nei prossimi giorni una nuova manovra di quantitative easing.
In agenda anche l’indice di fiducia dell’università del Michigan di ottobre, atteso a 69 punti dai 68,2 di settembre. “Secondo noi potrebbe risultare più basso delle attese”, è la preview di Forex Capital Markets (FXCM) che rimarca inoltre come ultimamente questo dato risulta essere un buon market mover che crea volatilità.