Forex: l’Ism riporta l’euro sopra quota 1,45 dollari, in calo il franco svizzero
L’euro torna a salire dopo i dati macro arrivati dagli Stati Uniti. La moneta unica si è da poco riportata sopra quota 1,45 dollari, nonostante una prima parte di seduta all’insegna delle prese di beneficio dopo gli acquisti che hanno fatto da corollario all’approvazione definitiva del nuovo piano di austerità greco.
In particolare gli operatori hanno accolto con entusiasmo i 55,3 punti registrati dall’Ism manifatturiero, dai 53,5 punti della precedente rilevazione. Il dato è decisamente migliore del consenso degli analisti, che avevano pronosticato un calo in quota 52. A livello di sub-indici, quello relativo la situazione occupazione è salito da 58,2 a 59,9 punti, quello che misura i nuovi ordini da 51 si è portato a 51,6 punti e l’indice dei prezzi da 76,5 è sceso a 68.
Indicazioni di poco sotto il consenso dal dato definitivo relativo la fiducia dei consumatori misurata dall’Università del Michigan, che dai 71,8 punti del preliminare si è portato a 71,5 punti, e sotto le stime le spese per costruzioni a maggio, scese dello 0,6% mensile. A favore della moneta unica giocano anche le parole pronunciate ieri dal n.1 della Bce Trichet, che, tornado a parlare di una “forte vigilanza” sui prezzi, ha rafforzato la tesi del nuovo aumento del costo del denaro il prossimo 7 luglio.
L’eurodollaro scambia a 1,4508 mentre il cross con la divisa nipponica si attesta non lontano dai massimi di seduta a 117,21 yen. Le buone notizie degli ultimi giorni stanno ovviamente penalizzando gli asset rifugio. L’oro si è riportato sotto quota 1.500 dollari l’oncia mentre sul valutario il capro espiatorio è il franco svizzero, in calo per il quinto giorno consecutivo.
Oggi a peggiorare la situazione sono arrivati i dati relativi il Pmi manifatturiero, sceso a giugno a 53,4 punti, contro attese a 57,8 punti. L’incrocio euro/franco quota in rialzo dello 0,87% a 1,2294 mentre il cross con il biglietto verde sale dello 0,6% a 0,8473.