Notizie Forex: indici Pmi frenano l’euro, in affanno anche le commodity currency

Forex: indici Pmi frenano l’euro, in affanno anche le commodity currency

21 Giugno 2012 09:21

Intonazione lievemente ribassista per l’euro che viaggia in area 1,267 dollari dopo essere sceso fino a 1,2642 in corrispondenza con la diffusione dell’indice Pmi manifatturiero tedesco, sceso a giugno a quota 44,7 punti dai 45,2 di maggio (consensus era 45,2). L’indice Pmi manifatturiero dell’Eurozona si è invece attestato a 44,8 punti dai precedenti 45,1 punti di maggio, in linea con le attese. Indebolimento del quadro macro europeo che aumenta le pressioni per un allentamento monetario da parte della Bce già a luglio. In tal senso oggi Benoit Coeure, economista francese di spicco e da quest’anno membro del Comitato esecutivo della Banca centrale europea, ha dichiarato al Financial Times che si attende che nella prossima riunione di luglio della Bce si discuterà della possibilità di tagliare i tassi rispetto all’1% attuale dei tassi di riferimento. Coeure ha inoltre definito interessante la proposta Monti di utilizzare il fondo salva-stati Efsf per alleviare le tensioni sul mercato dei titoli di stato. Opzione che ieri la Merkel ha ritenuto percorribile in linea teorica.

La divisa europea è risalita nell’ultima mezz’ora a seguito dell’asta spagnola che ha visto il collocamento di titoli a medio termie neper 2,22 mld di euro, oltre il target massimo previsto e con domanda ancora forte anche se il rendimento a cui sono stati collocati i titoli a 5 anni ha superato quota 6%, sui nuovi massimi assoluti. Buoni riscontri dall’asta francese con l’assegnazione di Btan con scadenze tra i 2 e i 5 anni per oltre 8,43 mld e rendimenti in calo.

Stanotte è arrivata anche la lettura di giugno dell’indice Pmi cinese con nuovi segnali di rallentamento dell’attività manifatturiera. Il dato elaborato da Hsbc ha evidenziato a giugno il valore più basso degli ultimi 7 mesi scendendo a quota 48,1 punti dai 48,4 punti di maggio. La debole lettura si è fatta sentire sulle commodity currency con il dollaro australiano e quello neozelandese in calo rispetto al dollaro Usa.