Forex: incognita Grecia frena anche oggi l’euro, aussie sotto pressione
Il quadro politico greco rimane altamente ingarbugliato e condiziona anche oggi l’andamento dell’euro. IL cross si mantiene poco sopra la soglia di 1,30 dollari (1,3009). Per l’euro si tratta del settimo giorno con intonazione negativa rispetto al biglietto verde.
Il leader di Nea Demokratia, Antonio Samaras, ha rassegnato il suo mandato nelle mani del presidente della Repubblica, Karol Papoulias, non essendo riuscito a trovare un accordo per la formazione del governo. Oggi il presidente affiderà un nuovo mandato ad Alexis Tsipras, il leader della formazione di estrema sinistra (Syriza) che è dichiaratamente contro le riforme imposte dalla Troika in cambio del secondo pacchetto di aiuti. Anche in questo caso sarà difficile che siano raggiunti i numeri sufficienti per governare.
“Ancora non sappiamo cosa succederà nelle prossime settimane, eppure ci sembra impossibile che la Grecia si trovi ora nelle condizioni di implementare le riforme richieste soprattutto a causa della forte opposizione parlamentare e ciò naturalmente aumenta in maniera importante le probabilità che sia costretta a lasciare l’Euro”, commenta oggi Michael Hewson, senior analyst di CMC Markets, che rimarca come l’Eurodollaro ha rotto al ribasso quota 1,3055 andando a ritestare i minimi di febbraio a 1,2975. “Sotto questi livelli si apre uno scenario in discesa verso 1,2639”, aggiunge Hewson.
Tra le altre valute da rimarcare la debolezza del dollaro australiano sceso ai minimi annui rispetto al dollaro Usa (cross ha toccato minimo a quota 1,019)). Pesa il debole riscontro arrivato dalla bilancia commerciale australiana, in deficit per quasi 1,6 mld di dollari australiani a marzo, più che raddoppiato rispetto ai 754 mln del mese precedente. Il consensus Bloomberg era di un deficit commerciale di 1,3 mld. Si tratta del valore più elevato da oltre 2 anni e mezzo.