Forex: l’Ifo spedisce l’eurodollaro sotto quota 1,29
L’ottava dell’euro parte all’insegna delle vendite. Inizio di settimana con il segno meno per la moneta unica che in attesa di sviluppi sul salvataggio spagnolo e dopo gli scarsi risultati ottenuti nel vertice Merkel-Hollande, oggi è penalizzata dal calo quinto calo consecutivo messo a segno dall’indice tedesco Ifo, sceso a settembre da 102,3 a 101,4 punti (minimo dal febbraio 2010).
Poco fa il cambio eurodollaro è sceso sotto quota 1,29 a 1,2890 mentre l’incrocio con la divisa nipponica scambia ai minimi intraday a 100,57, lo 0,7% in meno rispetto al dato precedente. “L’eventuale cedimento del sostegno a 1,2896 potrebbe indebolire ulteriormente il quadro tecnico di brevissimo, spingendo il cross fino sullo strategico supporto dinamico rappresentato dalla media mobile a 200 giorni al momento a 1,2805”, ha commentato Filippo Diodovich di IG Markets.
“Solamente una perentoria vittoria al di sopra delle resistenze comprese tra 1,3048 e 1,3085 permetterà al cambio di allungare in direzione del fondamentale livello di 1,3172”, rileva l’analista. Indicazioni rialziste per l’euro arrivano dai dati diffusi dalla statunitense Commodity Futures Trading Commission che hanno evidenziato, nella settimana al 18 settembre, un calo delle scommesse nette ribassiste sulla moneta unica da 93.700 a 73.500 (214 mila a giugno).
Secondo Daragh Maher, fx strategist di Hsbc, “è ora di diventare più ribassisti sul dollaro alla luce della posizione fiscale degli Usa e delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti che riveleranno il vero valore del biglietto verde”.