Forex: finale di ottava con il segno meno per dollaro, yen e franco
Continua la fase di debolezza del biglietto verde. Quarta seduta consecutiva con il segno meno per la divisa statunitense che all’indomani della presentazione del nuovo piano di allentamento quantitativo, un “Open-ended QE3” poiché gli acquisti della Fed continueranno ad oltranza, vede il dollar index scendere dello 0,6% a 78,76 punti, il livello minore da inizio maggio.
Già a partire da oggi la Fed di New York inizierà gli acquisti di Mbs (Mortgage-backed securities) che per ora saranno limitati a 40 miliardi al mese, anche se la Banca centrale ha già fatto sapere di esser pronta ad incrementare la potenza di fuoco se le condizioni della prima economia dovessero renderlo necessario. Il nuovo round di quantitative easing si svolgera in concomitanza con l’operazione Twist, l’acquisto di bond con scadenze comprese tra i 6 ed i 30 anni e la contemporanea vendita di titoli sotto i tre anni. La Banca centrale statunitense ha inoltre esteso da “fine 2014” a “almeno metà del 2015” l’impegno a mantenere il costo del denaro ai minimi storici e cioè nel range 0-0,25%.
In queste condizioni il cambio con la moneta unica è salito ai massimi da quattro mesi in quota 1,3146. Oggi Morgan Stanley ha annunciato di aver alzato la stima sul cross eurodollaro, che a fine anno ora è atteso in quota 1,34, dall’1,19 precedente. Più cauta la view del Credit Suisse e quella dei 48 analisti contattati da Bloomberg secondo cui entro fine anno saranno necessari 1,23 dollari per acquistare un euro.
La voglia degli operatori di asset rischiosi sta penalizzando anche la divisa nipponica che in questo momento vede il cambio con l’euro salire di oltre due punti percentuali ai massimi da metà maggio a 102,9 yen. Un’altra vittima illustre è il franco svizzero. Questa mattina il cambio tra la moneta unica e quella elvetica è salito nei pressi dei massimi da inizio anno in quota 1,2177 franchi. Ieri la Swiss national bank ha confermato il floor a 1,2 franchi ribadendo che continuerà a difendere tale livello “con la massima determinazione”. Nelle ultime sedute la risalita del cross era stata favorita dalle indiscrezioni su un possibile innalzamento del tetto a 1,22 chf.