Notizie Forex: eurodollaro in parità, la BoE spinge al ribasso la sterlina

Forex: eurodollaro in parità, la BoE spinge al ribasso la sterlina

16 Novembre 2011 15:42

L’eurodollaro recupera terreno e si riporta in parità. Dopo le vendite della mattina, la presentazione della squadra di governo del professor Monti e gli acquisti di bond da parte della Bce hanno permesso alla moneta unica di recuperare posizioni. Nel nuovo esecutivo, che tra giovedì e venerdì chiederà il voto di fiducia ai due rami del Parlamento, l´ex commissario Ue manterrà l’interim all’Economia mentre l’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, è stato nominato Ministro dello Sviluppo economico, Infrastrutture e Trasporti. Al Ministero della Giustizia è stata chiamata Paola Severino, gli Interni sono stati affidati ad Anna Maria Cancellieri, la Difesa a Gianpaolo di Paola ed il nuovo Ministro degli Esteri è Giulio Terzi di Santagata.

Ma come detto il miglioramento registrato nella seconda parte è attribuibile anche agli acquisti di titoli da parte della Bce, dopo che nel corso della mattina il rendimento del decennale italiano era salito al 7,128% e lo spread con il corrispondente titolo tedesco aveva raggiunto quota 535 punti base.

Sul valutario il cross eurodollaro si attesta a 1,3498 mentre l’incrocio con lo yen arretra dello 0,1% a 103,94. Sale invece l’eurosterlina, che con un +0,3% si porta a 0,8569, e la moneta d’Oltremanica perde terreno anche contro il dollaro (-0,3% per il gbpusd a 1,5745).

Oggi la Bank of England nel suo Inflation Report nell’evidenziare il deterioramento dello scenario globale ha rivisto al ribasso le stime di crescita nel breve-medio termine. Un taglio delle stime che apre quindi alla possibilità di un ulteriore incremento del piano di allentamento quantitativo, che attualmente è fissato a 275 miliardi di sterline.

Per quanto riguarda i dati macro, l’inflazione europea ad ottobre ha registrato un rialzo annuo del 3% in versione completa e dell’1,6% al netto delle componenti più volatili. I corrispondenti indici statunitensi sono invece saliti del 3,5 e del 2,1 per cento. E sempre per quanto riguarda gli Stati Uniti, meglio delle attese i dati relativi la produzione industriale (+0,7% m/m), l’utilizzo della capacità produttiva (77,8%) ed il comparto immobiliare (indice Nahb a 20 punti).