Forex: l’euro/dollaro balza sopra quota 1,29, in rialzo anche lo yen
Euro/dollaro di poco sotto quota-1,29. Da un lato il successo delle aste di titoli pubblici in Europa, segno che le tensioni legate all’andamento dei debiti sovrani sembrerebbero essersi attenuate, dall’altro le indicazioni contrastanti arrivate dagli Stati Uniti, ancora lontani da una ripresa solida e duratura. Oggi il governo di Madrid ha collocato 3 miliardi di titoli di Stato a 15 anni. Il rendimento è salito al 5,116% dal 4,434% dell´asta del 22 aprile scorso e la domanda ha superato di 2,5 volte l´offerta. Il Tesoro francese ha invece piazzato 8,39 mld di euro al 2012, 2013 e 2015 e 1,77 mld al 2019 e 2022.
La fiducia che gli investitori hanno riservato ai titoli di Spagna e Francia si contrappone alle indicazioni arrivate dall’altra sponda dell’Atlantico, dove gli indici che misurano l’andamento del manifatturiero nelle aree di New York e Philadelphia, scesi rispettivamente a 5,08 e 5,1 punti, hanno decisamente deluso le attese. Le indicazioni sostanzialmente positive arrivate dalle nuove richieste di sussidio (in calo a 429 mila) e dalla produzione industriale (+0,1% a giugno) sono state annullate dal sentiment generale degli operatori, deteriorato dalla revisione al ribasso delle stime di crescita da parte della Federal Reserve e dai dati minori delle attese arrivati dalla Cina. Ha completato il quadro macroeconomico il -0,5% mensile messo a segno dai prezzi alla produzione (+0,1% m/m per il “core”), che ha rafforzato il convincimento che in questo momento la dinamica inflazionistica non rappresenta un problema per gli Stati Uniti.
Il cross euro/dollaro in questo momento quota 1,2896, in rialzo dell’1,3% rispetto al dato precedente, dopo aver toccato un massimo di seduta a 1,2917. Il biglietto verde perde terreno anche contro yen, con il dollaro/yen a 87,460 (-0,9%). La Bank of Japan, come correttamente pronosticato alla vigilia dagli analisti, ha annunciato di aver confermato il costo del denaro allo 0,1% alzando però al contempo le stime di crescita dei prezzi e dell’economia in generale. I primi, al netto delle variazioni dei prodotti alimentari freschi, sono visti in calo dello 0,4% (dallo 0,5%) quest’anno ed in crescita dello 0,1% l’anno prossimo. Il Pil per l’esercizio in corso è pronosticato in crescita al 2,6%, dall’1,8% della precedente stima, mentre l’anno prossimo l’economia nipponica è attesa in crescita all’1,9% dal 2% precedente