Forex: l’euro vola in scia delle parole di Draghi

Mario Draghi fa volare la moneta unica. Deciso segno più per l’euro che vola in scia delle parole del n.1 della Banca centrale europea, ormai generalmente ritenuta l’unica istituzione in grado di mettere la parola fine alla crisi del debito. Nel corso del Global Investment Conference, a Londra, il governatore della Bce ha rimarcato che l’istituto con sede a Francoforte “è pronto a fare tutto il necessario per salvare l’euro”, non a caso definito “irreversibile”. Draghi ha poi sottolineato che “nessun Paese uscirà dall’Eurozona”.
In questo contesto l’eurodollaro, che prima delle parole del governatore quotava 1,212, si è spinto fin sopra quota 1,23 dollari a 1,2316 ed attualmente scambia a 1,2295, l’1,3% in più rispetto al dato precedente. “Dal punto di vista grafico -ha commentato Vincenzo Longo di IG Markets Italia- il cross è letteralmente schizzato dal minimo intraday a 1,2320 (2 figure), dove passa una trend line rialzista che ha costituito supporto la scorsa settimana”.
“Una chiusura sopra questo livello -continua Longo- eviterebbe un ritorno immediato sui minimi di inizio settimana. Il forte ipercomprato sul grafico orario lascerebbe pensare per un pull back sino a 1,2230, prima di tornare a salire”. Nonostante i guadagni odierni, “è bene precisare che il quadro rimane ancora ribassista e che occorre recuperare l’1,25 per fare invertire il trend”.
L’euforia generalizzata sta contagiando anche l’obbligazionario dove il rendimento del decennale spagnolo è sceso sotto il 7% e quello del Btp si attesta al 6,12%. Segno meno anche per gli spread: il Bonos-Bund scende di oltre il 7% a 566 mentre il Btp-Bund si è portato sotto quota-500 a 481 punti base.
Indicazioni positive anche dall’asta di Ctz 2014 e dai dati macro arrivati dagli Stati Uniti. Questa mattina il Tesoro italiano ha collocato 2,5 miliardi di euro di Certificati di credito del Tesoro “zero coupon” (massimo della forchetta) ad un rendimento del 4,86%. Particolarmente tonica la domanda, che ha superato il quantitativo offerto di 1,777 volte, contro le 1,652 dell’asta precedente. Sempre per quanto riguarda la carta italiana, domani sarà la volta dell’asta di Bot a 6 mesi per 8,5 miliardi mentre lunedì l’appuntamento è con i Btp a 5 e 10 anni.
Bene anche i dati relativi le nuove richieste di sussidio, scese nell’ultima settimana da 388 a 353 mila, e gli ordini di beni durevoli, saliti a giugno dell’1,6%, al di sopra del +0,3% delle attese.