Notizie Forex: l’euro tocca minimi da fine marzo e poi rimbalza

Forex: l’euro tocca minimi da fine marzo e poi rimbalza

16 Maggio 2011 08:38

L’arresto del direttore generale del Fmi, Dominique Strauss-Kahn, ha portato l’euro a scendere fino a quota 1,4048 dollari (minimi da fine marzo) per poi risollevarsi nel corso della mattinata arrivando e guadagnare fino a mezzo punto percentuale rispetto al dollaro. Alle 10.35 il cross euro/dollaro viaggia a 1,4137 dollari. La Moneta unica europea aveva archiviato la scorsa settimana scivolando sotto la soglia di 1,41 dollari, sui livelli minimi a oltre 5 settimane complici le dichiarazioni di Jean Claude Trichet. Il numero uno dell’Eurotower ritiene che l’inflazione ha raggiunto il suo livello massimo, comunque la Bce “farà di tutto per contenere la dinamica inflazionistica”.

Oggi pomeriggio (ore 16.30) è prevista la prima udienza davanti al giudice. Il capo del Fondo Monetario Internazionale è stato arrestato dalla polizia di New York con l’accusa di aggressione sessuale, tentativo di stupro e sequestro da una cameriera dell’albergo Sofitel di Manhattan. Il giudice dovrà decidere se liberarlo su cauzione o tenerlo in detenzione.

Oggi al posto di Strauss-Kahn al meeting dei ministri delle Finanze di Eurolandia ci sarà il vice direttore generale Nemat Shafik. L’agenda odierna prevede tra l’altro la discussione del nuovo piano di aiuti alla Grecia. Il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schauble, ha cercato di smorzare le tensioni rimarcando che l’arresto del capo del Fmi non peserà sui negoziati per il debito della Grecia.

“L’arresto di Dominique Strauss-Kahn non sembra destinato ad incidere significativamente sui negoziati per il secondo salvataggio della Grecia – commenta Michael Hewson, analista di CMC Markets – anche se contribuisce a fornire un ulteriore elemento di incertezza all’interno del quadro generale della riunione Ecofin di questi giorni. La chiusura dell’Eurodollaro al di sotto di 1,4270 dollari mantiene l’outlook negativo nel lungo termine e apre la strada verso una discesa a 1,40: a questo punto diventa sempre più evidente che le aspettative di un rialzo dei tassi di interesse non basteranno a mantenere gli acquisti sulla moneta unica, che soffre in particolar modo la mancanza di un piano credibile che fornisca una soluzione ai problemi della Grecia e, di conseguenza, sia in grado di riportare la propensione al rischio ai livelli precedenti”.