Forex: l’euro sale in attesa della Bce, diverse opzioni per l’istituto di Francoforte
Cresce l’attesa per la riunione odierna della Bce. Il cross euro/dollaro a metà mattinata si è portato sui massimi di giornata a un passo da quota 1,34 dollari. Alle 13.45 arriverà l’attesa decisione sui tassi da parte della Bce che dovrebbe lasciarli fermi all’1,5% nonostante nelle ultime settimane siano progressivamente cresciute le pressioni per un allentamento monetario. La maggioranza degli analisti è posizionata su un nulla di fatto complice anche l’inatteso sussulto dell’inflazione dell’eurozona a settembre (+3% secondo la prima stima flash diffusa settimana scorsa). Non manca però chi prevede un taglio dello 0,25% o addirittura dello 0,5% come indicato da Ubs.
Oltre ai tassi, la Bce valuterà l’applicazione di altri stimoli monetari per aiutare le banche e l’economia, come la reintroduzione della facility per elargire finanziamenti alle banche europee, la reintroduzione di un programma di acquisto di covered bonds volto a liberare liquidità per l’elargizione del credito alle imprese ed al consumo, o l’abbassamento del tasso sui depositi overnight. “Ci sono una serie di possibili combinazioni di mosse – rimarca la morning note odierna di Fxcm – quella più probabile è che i tassi rimarranno fermi all’1,50%, la comunicazione di misure monetarie senza nessun riferimento a quello che Draghi farà nel prossimo novembre. In uno scenario del genere, l’euro potrebbe tornare a salire sul dollaro, mentre se si farà in qualche modo riferimento a possibili tagli a novembre, questa salita potrebbe essere meno significativa”.
“La Bce potrebbe annunciare l’estensione delle misure di liquidità illimitata alle banche e, nel corso della conferenza stampa, prospettare una sforbiciata del costo del denaro per il prossimo meeting di novembre”, commenta oggi CMC Markets che vede l’euro muoversi oggi fino a 1,3410, anche se l’obiettivo di lungo termine rimane 1,305.
Decisione sui tassi attesa anche oltremanica con la sterlina in moderato rialzo a 1,549 dollari. La Bank of England potrebbe decidere di varare un nuovo QE per stimolare la crescita mantenendo i tassi ai minimi storici. Ieri la lettura finale del pil relativo al secondo trimestre ha evidenziato una congiuntura più debole con un +0,1% t/t e +0,6% annuo (la precedente lettura era stata +0,2% t/t e +0,7% a/a).