Forex: l’euro recupera terreno nel pomeriggio
Seconda parte con il segno più per la moneta unica. Dopo esser sceso ai minimi degli ultimi due mesi sotto quota 1,3, nel corso del pomeriggio il cambio eurodollaro ha recuperato terreno in scia dell’aggiornamento relativo le vendite al dettaglio statunitensi, salite a marzo dello 0,8% (il doppio rispetto alle attese), e delle notizie in arrivo da Madrid.
Questa mattina il rendimento del 10 anni spagnolo ed il differenziale con il bund sono saliti rispettivamente in quota 6,156% ed a 444 punti base dopo l’appello lanciato dal vice Ministro dell’Economia, Jaime Garcia-Legaz. Garcia-Legaz nel corso di un’intervista ha chiesto alla Banca centrale europea di acquistare i titoli spagnoli per provare a placare la crescita dei rendimenti dei bond.
Nel pomeriggio la tensione sul debito targato Madrid, e quindi sull’euro, si è allentata in scia delle indiscrezioni pubblicate dal Financial Times, secondo cui l’esecutivo spagnolo potrebbe imporre misure di contenimento della spesa alle autonomia locali. Attualmente la spesa pubblica delle 17 regioni autonome spagnole rappresenta il 50% del totale.
Dopo esser sceso a 1,2994, il cambio euro dollaro in questo momento sale di quasi lo 0,2% a 1,3066. “Da un punto di vista tecnico -rileva Vincenzo Longo di IG Markets- c’è stata la configurazione di un triplo minimo”. “Se il cambio dovesse riuscire -continua l’analista- a tenere questo livello in chiusura nelle prossime sedute è auspicabile un rimbalzo sino a 1,32”.
Segno più anche per l’incrocio con la sterlina, che si attesta a 0,8242 dopo aver toccato 0,8209, il livello minimo dal settembre 2010. Rosso invece per l’euroyen, che, sceso al livello più basso degli ultimi due mesi a 104,61, perde mezzo punto percentuale attestandosi a 104,97.
Per quanto riguarda gli altri dati macro arrivati nel pomeriggio dagli Stati Uniti, sotto le attese il dato relativo i flussi netti di investimento esteri di lungo termine, passato da 102,4 a 10,1 miliardi di dollari, quello che misura l’andamento dell’attività manifatturiera nell’area di New York (Empire State Manufacturing), sceso da 20,21 a 6,56 punti, e l’indice dell’edilizia abitativa (NAHB), in calo da 28 a 25 punti. In linea con le stime invece le scorte delle imprese, salite a febbraio dello 0,6% mensile.
Attenzione perché domani il Tesoro spagnolo collocherà titoli a 12 e 18 mesi mentre per giovedì 19 aprile è in programma un’asta di titoli con scadenza 2014 e 2022.