Forex: euro poco mosso, franco svizzero sui massimi a 7 settimane
Quotazioni poco mosse per l’euro (alle 9.48 a quota 1,3033 $) in attesa dell’avvio da parte della Bce delle operazioni di rifinanziamento a lungo termine con le banche che possono prendere in prestito fondi illimitati in cambio di garanzie idonee, inclusi titoli di Stato dell’area euro. La prima asta è in agenda domani.
Intanto ieri i Paesi Eurozona hanno annunciato l’impegno a fornire prestiti bilaterali al Fondo monetario internazionale (Fmi) per 150 miliardi di euro. Dei 200 miliardi presi in considerazione dai leader europei durante il summit dello scorso 9 dicembre ne mancano 50 all’appello. Londra si è tirata fuori per ora e mancano all’appello anche alcuni Paesi Ue esterni alla zona euro, tra cui Repubblica Ceca, Danimarca, Polonia e Svezia, che “hanno espresso la loro volontà a prendere parte al processo di rafforzamento dell’Fmi”. Per quanto riguarda la partecipazione della Gran Bretagna definirà il suo contributo all’inizio del nuovo anno nell’ambito del G20. Il ministro inglese Osborne è stato chiaro: “non contribuirà a nulla che favorisca solo i Paesi dell’eurozona”.
“L’Euro rimane imbrigliato in una fascia di consolidamento compresa tra 1,2950 e 1,3050 – commentano oggi da CMC Markets -. Con tali prospettive di ulteriori disaccordi sulla scena politica europea, l’incertezza sembra ancora il sentimento prevalente sui mercati nella settimana di avvicinamento alle festività natalizie”.
Oggi intanto è attesa l’asta spagnola di titoli a breve scadenza (3 e 6 mesi) per massimi 4,5 miliardi di euro.
Prosegue l’apprezzamento del franco svizzero che si è portato sui massimi a 7 settimane con cross euro/chf a ridosso di area 1,22 chf. A novembre in Svizzera è proseguita la fase di aumento del surplus della bilancia commerciale per il terzo mese consecutivo. Il surplus risulta pari 3,001 miliardi di franchi svizzeri, in miglioramento rispetto ai 2,16 mld del mese precedente. Il consensus era +2 mld. Le esportazioni risultano in calo del 6,8% su base mensile, l’import segna un -7,7%.