Forex: euro debole nel giorno della Bce, dati mercato lavoro spingono l’Aussie
Euro ancora sotto pressione con cross rispetto al dollaro sceso sotto quota 1,43. Pesa ancora l’incertezza legata alla crisi del debito dopo il downgrade del Portogallo decretato martedì da Moody’s. Decisione che, oltre a innervosire i mercati, ha provocato una dura reazione delle autorità europee. Il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, ha criticato apertamente l’ultima mossa dell’agenzia di rating che “in assenza di nuovi elementi sull’economia portoghese, offre solamente nuova linfa alla speculazione senza dare maggiore chiarezza”.
Oggi i riflettori del mercato si sposteranno anche verso la decisione sui tassi da parte della Bce. Il mercato sconta la seconda stretta sui tassi in questo 2011. “Ci troviamo in una situazione ibrida – rimarca la morning note odierna di Fxcm – dove l’euro potrebbe davvero muoversi o a rialzo o a ribasso, quasi con le stesse probabilità. Abbiamo infatti constatato che l’avversione al rischio, scatenata dalle intelligenti agenzie di rating, è più forte dell’aspetto differenziale di tasso”.
Molto dipenderà dalle parole che Jean Claude Trichet, presidente della Bce, pronuncerà nella conferenza stampa a margine della decisione sui tassi. In particolare si cercherà di scoprire le intenzioni future della Bce. “Il mercato per ora prezza un aumento oggi, una pausa estiva, ed un ulteriore aumento in autunno – sottolineano da Fxcm – non escludiamo che se dovesse essere comunicata l’intenzione di perseguire questa strada (già attesa dagli analisti) e se dovessero essere fatti dei commenti negativi sulla Grecia l’euro potrebbe continuare il sell off”.
Perde terreno anche la sterlina con cross £/$ a 1,5967 (-0,3%). La Bank of England che con ogni probabilità manterrà nuovamente i tassi fermi ai minimi storici a causa della debolezza del recupero economico del Regno Unito. Nella riunione di giugno erano stati 2 i voti a favore di un rialzo dei tassi di 25 punti base, mentre un membro del board (Adam Posen) aveva nuovamente votato per un innalzamento del piano di quantitative easing da 200 a 250 miliardi di sterline.
Netta ripresa del mercato del lavoro australiano a giugno con la creazione di 23.400 nuovi posti di lavoro, di cui 59 mila a tempo pieno. Il dato è andato oltre le attese che erano di 15 mila nuovi posti. La disoccupazione risulta stabile al 4,9%. Ne beneficia il dollaro australiano, detto anche Aussie, che sale nei confronti del dollaro Usa con cross a 1,0735 dollari (toccato massimo a 1,0759).