Forex: euro ancora debole sul dollaro
L’euro rimane debole nei confronti di tutte le valute, annullando il tentativo di ripresa visto nelle prime sedute dell’anno. Il cambio euro/dollaro in questo momento quota in leggero rialzo dello 0,13% a 1,2808. La moneta unica è tuttavia scivolata ai minimi da settembre 2010 contro il biglietto verde. Secondo Michael Hewson, analista di CMC Markets, per “l’Eurodollaro la rottura sotto i minimi a 1,2850/70 apre la strada verso i minimi di agosto 2010 a 1,2590”.
Il problema rimane sempre lo stesso: i timori legati alla crisi dei debiti sovrani non si allentano. E queste preoccupazioni stanno continuando a mettere sotto pressione soprattutto gli spread. A cominciare dal differenziale tra BTp e bund che naviga in area 525 con un rendimento richiesto, per il decennale italiano, al 7,14%. In aumento anche lo spread tedesco con i Bonos spagnoli (380,6) e i pari grado transalpini (149,8).
La prossima ottava è fitta di appuntamenti. Sul fronte obbligazionario, per quanto riguarda l’Italia, verranno collocati 3,5 miliardi di BoT trimestrali, 7 miliardi di BoT annuali, 3 miliardi di BTp quinquennali e 2 miliardi di BTp trentennali. Attesa anche la Spagna che si presenterà ai mercati con un doppio appuntamento.
Non solo. Durante la prossima settimana, ricordano gli analisti di Intesa Sanpaolo, “l’attenzione sarà da prestare soprattutto ai diversi discorsi Fed in calendario, per capire se la banca centrale Usa intenda intraprendere un QE3 e quando (il prossimo FOMC si terrà il 25 gennaio)”. Per quanto riguarda il Vecchio continente sono diversi gli appuntamenti rilevanti in agenda, in particolare la riunione della Banca centrale europea che si terrà giovedì prossimo. Secondo gli analisti l’istituto guidato da Mario Draghi manterrà i tassi d’interesse invariati all’1%.