Forex: il dollaro si prende una pausa
Prima parte dell’ultima seduta della settimana con andamento laterale per l’euro che viaggia poco sopra quota 1,305 dopo aver tentato nella notte di riportarsi in area 1,31. Ieri la divisa europea aveva toccato un minimo a 1,3004 per poi risalire complice l’affievolirsi delle pressioni rialziste sul dollaro Usa. Biglietto verde che ieri si era portato sopra quota 84 rispetto allo yen per poi ritracciare (83,75 oggi) nonostante i nuovi forti riscontri macro arrivati nel pomeriggio dalla congiuntura Usa. “Nonostante i buoni dati sono prevalsi i flussi di correzione e anche oggi potremmo continuare a vedere una mancanza di correlazione tra i movimenti del dollaro e la pubblicazione del CPI e dell’indice di fiducia dell’Università del Michigan – rimarca la nota odierna di Fxcm – dato che l’aggiustamento delle aspettative sulla politica monetaria potrebbe cercare i propri equilibri proprio durante quest’ultima giornata di trading della settimana”.
L’inflazione Usa è attesa in aumento complici soprattutto le rinnovate pressioni sul fronte energetico. A febbraio il progresso mensile dell’indice cpi è atteso nell’ordine dello 0,4% dal +0,2% del mese precedente. A livello tendenziale l’inflazione è vista in aumento del 2,9%. La produzione industriale è attesa in aumento dello 0,4% a febbraio dalla variazione nulla di gennaio, mentre l’indice fiducia consumatori elaborato dall’Università del Michigan dovrebbe segnare un lieve aumento a 76 punti dai 75,3 precedenti.
“Il momento di gloria del Dollaro Usa potrebbe manifestarsi nel raggiungimento rapido di quota 85,15 contro lo Yen nei prossimi giorni – sottolineano oggi gli analisti di CMC Markets – ogni ulteriore rialzo nei prezzi dei Treasuries produrrebbe robusti acquisti sul biglietto verde”.