Forex: dollaro in sofferenza dopo nuovo allarme debito di Geithner
Giornata difficile ieri per il dollaro statunitense penalizzato da deboli indicazioni macro e dall’allarme debito lanciato nuovamente da Geithner. La produzione industriale Usa ad aprile ha evidenziato un’improvvisa battuta d’arresto risultando invariata dopo il +0,8% del mese precedente. Deludenti indicazioni anche dal mercato immobiliare con il calo a doppia cifra dei nuovi cantieri ad aprile a 523 mila unità. Ieri sera il segretario del Tesoro Usa, Timothy Geithner, ha fatto nuove pressioni per un innalzamento del tetto del debito Usa entro luglio. “Gli Stati Uniti hanno bisogno di un tetto del debito in modo che i politici non possono scegliere di vivere con deficit insostenibile”, ha detto Geithner. In attesa del nuovo tetto per il debito pubblico (attualmente di 14.292 mld di dollari), il governo adotterà misure speciali per evitare un superamento del tetto, consentendo così alle due ali del Congresso di avere il tempo necessario di raggiungere un accordo.
Inoltre Geithner ha ammonito circa gli effetti che tale situazione può avere sulle prospettive di crescita economica della prima economia mondiale. Nel discorso tenuto a New York il segretario al Tesoro ha rimarcato che è necessario riportare il deficit di bilancio sotto la soglia del 3% del prodotto interno lordo. Le proiezioni per il corrente anno fiscale (che si chiude il 30 settembre) sono di un deficit al 10,9%.
Alle 09.45 il dollar Index cede lo 0,3% a quota 75,16. IL cross euro/dollaro viaggia poco mosso a 1,427 dollari dopo che ieri il biglietto verde aveva perso lo 0,09% rispetto alla moneta unica. Tra gli altri cross il dollaro/yen scende dello 0,33% a quota 81,09 yen.
In serata arriveranno le Minute della riunione di aprile della Federal Reserve. A metà mattinata attesa anche la diffusione delle minute della Bank of England. La sterlina viaggia poco mossa rispetto al dollaro Us a 1,625 dopo il progresso della vigilia in scia al balzo oltre le attese dell’inflazione Uk (+4,5% ad aprile) che aumenta le pressioni sulla BoE per una futura stretta sui tassi. Ad aprile erano stati 6 i membri votanti della BoE concordi nel mantenere i tassi fermi allo 0,5%, mentre 3 erano favorevoli a un rialzo dei tassi. “Dalle Minute BoE potrebbe emergere qualche indicazione sul timing della prima stretta sui tassi – rimarca oggi Michael Hewson, analista di CMC Markets – con il balzo dell’inflazione con il meeting di giugno che diventa un evento da seguire con molto interesse”.