Forex: dollaro ancora debole, franco svizzero ai nuovi massimi storici
Si muove in deciso rialzo l’euro in attesa del summit odierno del presidente greco i i rappresentanti dei principali partiti al fine di trovare un’unità d’intenti. Ieri il presidente dell’Eurogruppo, Jean Claude Juncker, aveva dichiarato che il Fmi potrebbe non rilasciare la sua parte di aiuti alla Grecia.
Sempre ieri ha parlato il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet confermando la ferrea intenzione di preservare la stabilità dei prezzi. “Monitoriamo da vicino l’andamento dell’inflazione e siamo pronti a fare tutto il necessario per difendere la stabilità dei prezzi – ha dichiarato il presidente della Banca centrale europea – cercando di evitare che l’incremento dei prezzi delle commodities venga inglobato nelle aspettative di inflazione perché questo porterebbe ad effetti a catena su salari e prezzi”.
Il cross euro/dollaro stamattina è salito fino a 1,4274 complice anche la debolezza del biglietto verde in scia alle deboli indicazioni arrivate dalla congiuntura Usa. La seconda lettura del pil statunitense che ha confermato un tasso di crescita fermo all’1,8% annualizzato mentre il mercato si attendeva una revisione al rialzo a +2,2%.
Tra le altre valute nuovi massimi storici del franco svizzero rispetto al dollaro. Il cross franco/dollaro è salito fino a 1,1715 dollari supportato anche dalle indicazioni arrivate dal Fondo Monetario Internazionale che non esclude la possibilità di un rialzo dei tassi di interesse da parte della banca centrale elvetica per contrastare le pressioni inflattive. L’Fmi comunque vede l’inflazione core stabile in Svizzera all’1% circa sia quest’anno che il prossimo. Aumento dei tassi che favorirebbe un apprezzamento del Franco, mentre la banca centrale elvetica si è sempre mostrata propensa a evitare un’eccessiva ascesa del Franco che andrebbe a pesare sulle esportazioni.