Notizie Forex: il deficit di Atene affossa la moneta unica, il dollaro ne approfitta

Forex: il deficit di Atene affossa la moneta unica, il dollaro ne approfitta

22 Aprile 2010 15:19

Euro che scivola sotto quota-1,33 contro dollaro, per la precisione a 1,3293, dopo aver toccato un minimo di seduta a 1,3257. La notizia del giorno è arrivata dall’Eurostat, che ha annunciato che il rapporto deficit/Pil 2009 di Atene si è attestato al 13,6%, +0,7% rispetto al 12,9% precedente. Non solo. Il dato è destinato ad essere rivisto di una percentuale compresa tra lo 0,3 e lo 0,5 per cento, revisione che, con ogni probabilità, avverrà al rialzo, visto che permangono “incertezze sul surplus dei fondi della sicurezza sociale, sulla classificazione di alcune entità pubbliche e sulla registrazione di operazioni swap”.

Dal fronte del debito, il rapporto si è invece attestato al 115,1%, ed anche in questo caso per l’Istituto di statistica il dato potrebbe oscillare di 5-7 punti percentuali. È di poco fa la notizia che Moody’s ha abbassato di un livello ad A3 da A2 il rating del debito. Per il terzo giorno consecutivo i titoli a dieci anni di Atene stazionano sopra quota 8%, ed il differenziale con i bund registra 530 punti base. Nuovi record per i Credit default swap, i premi per assicurarsi contro l’insolvenza di Atene, balzati a 524 punti base. La voglia di sicurezza sta avvantaggiando il dollaro, che scende nel cable (gbp/usd) a 1,5370, porta il cross con il dollaro canadese a 1,0008 e quello con lo yen a 93,030. Dagli Stati Uniti al di sopra delle attese (+0,5%) il +0,7% dei prezzi alla produzione ed il +6,8% messo a segno a marzo dalle vendite di case esistenti; sostanzialmente in linea con i pronostici le 456 mila nuove richieste di sussidio.

Il deficit di Atene ha fatto passare in secondo piano le indicazioni positive arrivate dai dati europei, con la fiducia dei direttori degli acquisti del manifatturiero e del settore dei servizi salite ad aprile a 57,5 (da 56,6) e 55,5 (da 54,1) punti; bene anche il sentiment dei consumatori, a -15,2 punti dai -17,3 precedenti. Dalla Gran Bretagna inferiore alle stime il +0,4% della vendite al dettaglio a marzo ma ha stupito in positivo l’indice di fiducia della Cbi (la Confindustria britannica), portatosi nel mese corrente ai massimi da 16 anni (24 punti).