Notizie Forex: debole asta spagnola frena l’euro, la sterlina tenta la risalita

Forex: debole asta spagnola frena l’euro, la sterlina tenta la risalita

17 Novembre 2011 10:04

Quotazioni dell’euro in discesa in area 1,345 dollari dopo i deboli riscontri arrivati dall’asta spagnola con i rendimenti medi dei titoli decennali saliti ai massimi dal 1997. Madrid ha collocato titoli per 3,56 miliardi di euro, poco oltre la metà della forchetta tra 3 e 4 miliardi prevista. I rendimenti sono saliti al 6,975%, sui massimi dal 1997. Quest’anno il rendimento massimo a cui erano stati collocati i titoli decennali era stato il 5,986% dell’asta del 21 luglio scorso. Buoni riscontri invece dalla domanda, pari a 1,5 volte il quantitativo offerto.

Dopo l’asta nuovi massimi per lo spread tra il decennale spagnolo e quello tedesco salito a 495 punti base con rendimento al 6,72%. Si tratta del nuovo massimo rispetto al 6,45% toccato ad agosto. Si amplia anche Il differenziale di rendimento tra i titoli francesi e quelli tedeschi ha toccato il nuovo massimo dall’introduzione dell’euro superando quota 200 punti base. Il rendimento degli Oat decennali è salito al 3,80%.

Tra le altre valute in recupero la sterlina (cross £/$ a 1,5762) in scia ai positivi riscontri arrivati dalle vendite al dettaglio di ottobre, salite a sorpresa dello 0,6%. La divisa britannica era reduce da tre giorni di ribassi rispetto al dollaro complici anche i riscontri arrivati dalla BoE. L’inflation Report diffuso ieri dalla banca centrale britannica ha abbassato con decisione le stime di crescita alla luce del deterioramento dello scenario globale. Un taglio delle stime, abbinato a previsioni di minori pressioni inflattive nel corso del 2012, che apre alla possibilità di un ulteriore incremento del piano di allentamento quantitativo, attualmente è fissato a 275 miliardi di sterline.

“Il messaggio è che vi è spazio per ulteriore allentamento monetario – rimarca la nota odierna sul Forex di Intesa Sanpaolo – che a nostro avviso potrebbe avvenire entro gennaio/febbraio al massimo ed essere pari ad almeno 25 miliardi di sterline”.