Forex: i dati macro spingono al ribasso il dollaro
Le indicazioni macro tornano a spingere al ribasso il dollaro. Non se la passano troppo bene neanche lo yen e l’euro, il primo appesantito dai dati sulla crescita economica mentre il secondo è sempre alle prese con i problemi legati ai conti pubblici nella periferia dell’Eurozona. In questo momento il dollar index, l’indice che misura l’andamento del biglietto verde contro un basket di valute, scambia in calo a 75,1 punti. A livello di singoli cross, l’eurodollaro ha da poco riconquistato quota 1,43 e scambia a 1,4308 mentre il dollaroyen quota sostanzialmente invariato a 81,75.
Due velocità per i dati macroeconomici arrivati oggi dagli Stati Uniti. Dopo il bel risultato messo a segno dalle nuove richieste di sussidio, scese a 409 mila unità, i dati arrivati alle 16 hanno deluso gli operatori. L’indice Philadelphia Fed è sceso da 18,5 a 3,9 punti, le vendite di case esistenti si sono attestate a 5,05 mln mentre il superindice di aprile a fronte di +0,1% del consenso è sceso dello 0,3% mensile.
Ed a proposito di indici macro, il Pil giapponese del primo trimestre 2011 ha registrato un calo congiunturale dello 0,9% ed un -3,7% annualizzato, decisamente maggiore rispetto al -1,9% atteso. L’economia nipponica, penalizzata dalle recenti catastrofi naturali, è così entrata in recessione tecnica.
In Europa la ristrutturazione del debito Greco continua a monopolizzare l’attenzione degli operatori. Dopo l’apertura di Juncker ad una “ristrutturazione morbida” tramite l’allungamento delle scadenze ed una contrazione del tasso di interesse, netta contrarietà è stata espressa dalla Banca centrale europea. Secondo quanto dichiarato dal n.1 dell’Eurotower Jean-Claude Trichet se le scadenze saranno allungate la Bce non accetterà più i bond di Atene come collaterali. Sulla stessa linea il membro del comitato esecutivo Juergen Stark, “in caso di ristrutturazione i titoli di Stato greci potrebbero perdere lo status di strumenti utilizzabili come garanzia”.