Forex: il calo della disoccupazione spedisce il dollaro ai minimi da metà settembre
Torna la voglia di asset rischiosi. Segno meno per il biglietto verde che paga pegno al miglioramento evidenziato dal mercato del lavoro statunitense a settembre. Oggi il Dipartimento del Lavoro ha annunciato che il mese scorso il tasso di disoccupazione a stelle e strisce è sceso dall’8,1 al 7,8 per cento, il livello minimo dal gennaio 2009.
La notizia ha colto di sorpresa gli analisti che avevano pronosticato un incremento all’8,2%. Rispettate le attese invece nel caso delle payrolls, salite di 114 mila unità. Il calo del tasso di disoccupazione è attribuibile al dato relativo la creazione di posti di lavoro che a +873 mila unità ha fatto registrare l’incremento maggiore degli ultimi 29 anni.
“Ci aspettiamo che questo trend di recupero possa smorzarsi nel corso dei prossimi mesi in scia del rallentamento dell’economia globale e del fiscal cliff previsto a inizio 2013”, ha dichiarato Vincenzo Longo, Market Strategist di IG.
Segno meno come detto per il biglietto verde che vede il cambio con la moneta unica salire dello 0,5% a 1,3069 usd e quello con la sterlina portarsi a 1,6212. Salgono anche le commodity currencies, le più esposte all’andamento della propensione al rischio. L’incrocio tra il dollaro australiano e quello neozelandese con il greenback sale rispettivamente a 1,0263 ed a 0,8261. Nel complesso il dollar index, l’indicatore che rileva l’andamento del biglietto verde contro un basket di valute, arretra dello 0,3% a 79,11 punti, il livello minimo da quasi tre settimane.