Forex: la Bank of Canada è pronta a ritirare le misure straordinarie
La Bank of Canada non si lascia intimidire dalla crisi del debito. Oggi l’istituto centrale canadese nel confermare per la quattordicesima volta consecutiva il tasso overnight all’1% ha annunciato che se tutto dovesse andare come previsto le attuali misure monetarie, non a caso definite “straordinarie”, saranno progressivamente ritirate
“Nel caso in cui l’economia -si legge nella nota diffusa a margine della riunione del board- dovesse continuare a crescere e la capacità inutilizzata dovesse riassorbirsi, si renderebbe necessario il ritiro degli attuali stimoli monetari, anche in vista del raggiungimento del target di inflazione fissato al 2%”.
Secondo la BoC le prospettive di crescita del Paese “sono in linea con le attese ” nonostante “l’outlook a livello globale nelle ultime settimane abbia registrato un peggioramento”. “Mentre l’economia statunitense continua a registrare un tasso di crescita moderato, l’attività economica nei Paesi emergenti sta rallentando più delle attese”.
Nonostante alcuni operatori avevano pronosticato un taglio del costo del denaro, il dollaro canadese, soprannominato loonie, sta capitalizzando il fatto che la prossima volta che la BoC metterà mano al tasso overnight sarà per incrementarlo. Il loonie, che ieri aveva toccato 1,0447 contro il greenback, il livello maggiore dal 28 novembre scorso, in questo momento vede lo usdcad attestarsi a 1,0378. La divisa canadese si rafforza anche nell’incrocio con la moneta unica, in rosso di mezzo punto percentuale a 1,2935.
In evidenza anche il dollaro australiano, nonostante oggi la Reserve Bank of Australia abbia deciso di tagliare nuovamente il costo del denaro (-25 punti base al 3,5%). Il governatore della banca centrale australiana ha sottolineato come tale decisione sia finalizzata a sostenere la crescita economica del Paese visti i recenti rallentamenti evidenziati dalle statistiche macroeconomiche. Il cambio con l’euro arretra dello 0,5% a 1,2777 mentre l’audusd scambia a 0,9747.
“Il dollaro australiano ha guadagnato terreno grazie ad un mix di propensione al rischio e di attese per un taglio più consistente”, ha commentato Ben Taylor, Sales Trader di CMC Markets. Secondo Taylor il movimento rialzista è dettato “dalle attese di un intervento congiunto da parte delle banche centrali”.