Forex: l’allarme-debito di Atene ferma la risalita della moneta unica, dollaro in rialzo
Il dollaro approfitta delle incertezze per riguadagnare posizioni. Dopo che ieri il recupero della moneta unica era stato appesantito dalle pre-tattica tedesca in vista delle elezioni, oggi il biglietto verde ne approfitta per risalire e portarsi a 1,3311. Il ministro delle Finanze George Papaconstantinou è stato chiaro: entro il 19 maggio bisognerà rimborsare bond per nove miliardi di euro e “le condizioni di emissione sul mercato sono proibitive”. Il titolo a 10 anni di Atene ha raggiunto il 9,43% e nella classifica CMA Datavision la Grecia è, dopo il Venezuela, il Paese a maggiore probabilità di default, quantificato al 43,86%.
La moneta statunitense guadagna terreno anche nei confronti del pound, con il cable (gbp/usd) in calo dello 0,8% a 1,5336, e scambia vicino la parità contro il dollaro canadese (usd/cad a 1,0021), in attesa che il salvataggio della Grecia faccia inneschi il rally delle valute ad alto rendimento.
Discorso a parte merita il dollaro australiano, che, nonostante il Ppi (prezzi alla produzione) maggiore delle stime (+1% t/t contro il +0,6% atteso), perde terreno nell’aud/usd a 0,9244 e contro loonie (dollaro canadese) a 0,9265. Evidentemente le parole del Governatore della Reserve Bank of Australia, Glenn Steven, che ha parlato di tassi “vicino alla media”, sono state prese molto seriamente. In calo, sempre per quanto riguarda l’Australia, l’indice di fiducia Nab a 17 punti, dai precedenti 18.
Per quanto riguarda i dati arrivati nel corso della mattina, dalla Germania +1,7% per i prezzi delle importazioni a marzo e massimo degli ultimi 6 mesi per l’indice di fiducia elaborato da Gfk (3,8); indicazioni a due velocità dai consumatori italiani (indice Isae in crescita a 107,9) e francesi (calo a -37 punti). In arrivo nel pomeriggio gli indici relativi vendite al dettaglio e prezzi delle abitazioni di febbraio; alle 16 appuntamento con la fiducia dei consumatori di aprile, attesa in crescita a 54 punti.