Fondo Delta Immobiliare: c’è tempo fino al 23 settembre per aderire all’Opa di Mars Grafton
È stata prorogata fino al 23 settembre l’Offerta pubblica di acquisto sulle quote del Fondo Delta Immobiliare, istituito e gestito da Idea Fimit sgr
Si è aperta lo scorso primo agosto e si chiuderà venerdì 23 settembre, dopo la proroga decisa dalla società offerente Mars Grafton, la finestra per aderire all’Offerta pubblica di acquisto totalitaria (Opa) sulle quote del Fondo Delta Immobiliare istituito e gestito da Idea Fimit. Mars Grafton ha messo sul piatto 65 euro per ciascuna quota, un valore verso il quale stanno convergendo le quotazioni di Borsa del fondo.
“La scelta di prorogare il periodo di offerta – spiega Mars Grafton in una nota – è stata assunta alla luce dell’incremento delle adesioni registrato negli ultimi giorni in coincidenza col termine della pausa estiva del mese di agosto”. In precedenza la scadenza era stata fissata per il 9 settembre.
Il Fondo Delta Immobiliare è un fondo chiuso istituito il 21 febbraio 2006 con una durata prevista di 8 anni. Tuttavia la sua scadenza, originariamente prevista per il 31 dicembre 2014, è stata prorogata di tre anni con la richiesta del Periodo di grazia ed è ora fissata per il 31 dicembre 2017.
Il Net asset value (Nav) del fondo al 31 dicembre 2015 era pari a 91,7 euro per quota. Bisogna però considerare che il valore di scambio in Borsa delle quote del fondo è quasi sempre stato inferiore a tale valore arrivando a toccare minimi di 26 euro circa a giugno 2012. Il possessore di quote del fondo Delta Immobiliare si trova di fronte alla scelta se mantenere le quote in portafoglio fino alla scadenza e partecipare così alla ripartizione dei proventi generati dalla cessione del patrimonio immobiliare del fondo o liberarsi subito delle quote aderendo all’Opa.
Nella decisione deve tenere conto del fatto che non esiste alcuna certezza su quale sarà il patrimonio disponibile dopo la cessione del patrimonio e quindi sul valore di rimborso della quota. Peraltro, il processo di smobilizzo del patrimonio del fondo, trattandosi di immobili, potrebbe non essere rapido e non corrispondere al Nav.
Il Nav infatti calcola il valore delle quote sulla base di una stima del valore del patrimonio immobiliare. Tale stima viene costruita ipotizzando la vendita a una certa data e ai prezzi di mercato correnti, di tutti gli immobili che ne fanno parte. Proprio il fatto che si tratti di una stima, dunque teorica, fondata sull’improbabile (per il mercato immobiliare) ipotesi di vendita di tutti gli immobili a una certa data, giustifica la differenza evidente tra il Nav dei fondi immobiliari e la loro quotazione in Borsa, solitamente inferiore. Il Fondo Delta Immobiliare non fa eccezione, con un Nav che, a fine 2015, era più che doppio al valore attribuito dal mercato alle quota (91,7 euro contro 43,3 euro).