Occhi puntati sulle banche movimentate non solo dalle turbolenze dei mercati ma anche dalle trimestrali. Per la maggior parte della mattina, la francese BNP Paribas ha guidato i ribassi del settore, mostrando un calo di oltre il 2% a Parigi, per poi sterzare e mostrare un rialzo dello 0,20%. A far storcere il naso è stato probabilmente un aumento dell’utile limitato dal programma di assistenza per la Grecia. In controtendenza invece l’inglese Barclays che a Londra riesce a strappare un +0,5% dopo aver avviato gli scambi con un rialzo di oltre il 2%, il tutto grazie ai conti oltre le attese. Lo STOXX Europe 600 Banks segna a metà mattina un calo dello 0,07%, proseguendo il trend negativo di ieri.
BNP Paribas ha riportato nel secondo trimestre dell’anno un utile netto in crescita dell’1,1% a 2,13 miliardi di euro. Un risultato su cui ha pesato per 534 milioni di euro il programma di assistenza alla Grecia. L’istituto francese, così come la connazionale Credit Agricole e la tedesca Deutsche Bank, ha provveduto alla svalutazione delle partecipazioni del debito pubblico greco, dopo aver firmato il piano di salvataggio il mese scorso. L’utile si è comunque dimostrato superiore sia a quello di un anno fa, quando si era attestato a 2,11 miliardi di euro, sia alle stime degli analisti, ferme a 2,06 miliardi. In calo dell’1,7% invece i ricavi a 10,98 miliardi di euro, che hanno deluso le attese pari a 11 stimati.