News Focus: Asta spagnola aumenta ottimismo sui mercati. Spread in forte calo

Focus: Asta spagnola aumenta ottimismo sui mercati. Spread in forte calo

Pubblicato 10 Gennaio 2013 Aggiornato 19 Luglio 2022 14:26
Brillante asta spagnola. L'agenzia del Tesoro del paese iberico ha collocato 5,8 mld di euro superando il target previsto di 5 mld di euro in titoli con scadenze a 3,5 e 12 anni con rendimenti in forte calo. Il rendimento del decennale spagnolo post-asta scende infatti al di sotto del 5%, prima volta dal maggio 2012, portando lo spread bonos/bund a 350 pb.

Stimiamo che il successo di tale asta possa allontanare ulteriormente la possibile richiesta di aiuti da parte del Governo di Madrid alla Troika (BCE-UE-FMI). La diminuzione delle tensioni sulla crisi debitoria favorisce soprattutto il comparto bancario. L'indice STOXX Europe Banks 600 è salito fino sui massimi dell'estate 2011.

Bene anche l'asta italiana di BOT a 12 mesi. Assegnati 8,5 miliardi di BoT annuali con una forte domanda (oltre i 15 mld di euro). Il rendimento scende allo 0,864% (dal precedente 1,456%). Forte calo dello spread btp/bund al di sotto dei 270 pb, sui minimi da luglio 2011.

A beneficiare delle positive aste è soprattutto il cambio euro/dollaro che ha mostrato nella seconda parte della mattinata segnali di forza salendo al di sopra del limite psicologico di 1,31. Il cross sembra aver messo nel mirino l'obiettivo di 1,3140, importante ostacolo da oltrepassare per ambire a raggiungere i target situati in area 1,3175, bottom testati a fine dicembre 2012, e 1,3184, ultimo dei ritracciamenti di Fibonacci della discesa evidenziata dal picco del 2 gennaio.

Rimane comunque l'incognita della riunione del Consiglio direttivo della BCE. Le nostre attese sono per una scelta di mantenere invariato il costo del denaro allo 0,75%. Riteniamo tuttavia che nella conferenza stampa successiva alla scelta sui tassi Draghi possa apparire più possibilista per un taglio del costo del denaro nel primo trimestre proprio per sostenere le attività economiche nel Vecchio Continente.

FILIPPO A. DIODOVICH
Market Strategist