Fine anno: aumenta il rischio di scarsa liquidità, anche sulle valute maggiori
La fine dell’anno solare è tipicamente caratterizzata da forti riduzioni della liquidità. Secondo David Rodriguez, quantitative strategist di Fxcm, quest’anno la concomitanza di tre fattori critici potrebbe addirittura accentuare il problema
La Banca centrale europea accelererà gli acquisti di obbligazioni nella parte finale di novembre e nella prima metà di dicembre per sfruttare le migliori condizioni di mercato. Gli acquisti verranno poi sospesi dopo il 22 dicembre e fino all’1 gennaio. La decisione è dovuta alla diminuzione di liquidità che si verifica nella parte finale dell’anno. Un problema che non riguarda solo la Bce ma tutti gli investitori, anche quelli che investono sui principali cambi valutari.
David Rodriguez, quantitative strategist di Fxcm, sottolinea come il rischio liquidità si sia esteso anche all’euro/dollaro: “Il repentino allargamento dello spread bid/ask del cambio euro/dollaro lo scorso 12 novembre può essere interpretato come un segnale del fatto che il rischio liquidità riguarda da vicino anche il mercato valutario. La liquidità disponibile si è notevolmente ridotta lo scorso anno. Tra le 8:15 e le 8:30 del mattino (ora di New York) del 12 novembre, quando lo spread è aumentato fino a 10 pips nel circuito interbancario, non vi era stata nessuna notizia inattesa che lo giustificasse”. E il cambio euro/dollaro, giova ricordarlo, è quello più tradato al mondo “con uno spread medio di 1,1 pips. Appare perciò piuttosto inspiegabile che le condizioni di mercato valutario si siano rapidamente deteriorate a tal punto da condurre a un incremento così notevole dello spread”.
Quest’anno il rischio è accresciuto da tre fattori
1)L’ampia liquidità del mercato è molto diminuita non solo sul fronte obbligazionario.
2)Inizia a intravvedersi un effetto domino sul mercato valutario.
3)Eventi critici forieri di possibili incrementi di volatilità nel mese di dicembre.
Il mese di dicembre, in particolare, sarà caratterizzato da una serie di appuntamenti molto importanti. “La combinazione del meeting della Banca centrale europea e della testimonianza del presidente della Fed Janet Yellen al Congresso – riprende Rodriguez – e la pubblicazione dei non-farm payrolls tra il 3 e il 4 dicembre concentrano l’alto rischio di volatilità all’interno di un periodo estremamente ristretto. Tipicamente gli investitori pagano un premio per la volatilità nelle ultime settimane dell’anno, ma l’aumento, questa volta, potrebbe risultare considerevole. Date le condizioni illustrate, la cautela per gli investitori di breve periodo è d’obbligo. Se inoltre la mancanza di liquidità nell’interbancario dovesse palesarsi durante violenti movimenti di mercato, l’esecuzione potrebbe risultare grandemente compromessa. La scarsità di liquidità potrebbe inoltre ripercuotersi in maniera importante nel circuito dei prestiti interbancari, e ciò potrebbe tradursi in elevati costi di rollover nel Forex.