Fiat: utili per 358 milioni di euro, senza Chrysler rosso di 246 milioni. Target 2012 confermati. Vendite sul titolo
C’è sempre più Chrysler nei numeri di Fiat, che senza la casa di Detroit avrebbe riportato nel secondo trimestre del 2012 una perdita di 246 milioni di euro. Con il gruppo americano l’utile netto si è attestato a 358 milioni di euro, lievemente sotto le attese degli analisti che avevano pronosticato profitti per 370 milioni. Una cifra comunque inferiore rispetto all’utile di 1,38 miliardi realizzato dal solo Lingotto nello stesso periodo dello scorso anno. Dopo i conti il titolo del Lingotto è stato preso di mira dalle vendite e adesso lascia sul parterre di Borsa oltre 5 punti percentuali scambiando sotto quota 4 euro.
I ricavi del secondo trimestre si sono attestati a 21,5 miliardi di euro. Esclusa Chrysler il fatturato del gruppo auto torinese è stato pari a 9,2 miliardi di euro, in calo del 7,5% rispetto ad un anno fa soprattutto, spiega la nota di Fiat, “per la flessione dei volumi in Europa e, in particolare, in Italia, dove le condizioni di mercato continuano a rimanere difficili sia per le autovetture sia per i veicoli commerciali leggeri”.
Le difficoltà del Vecchio Continente si notano soprattutto nello spaccato dell’utile della gestione operativa, che nel periodo aprile-giugno si è attestato a 1 miliardo di euro: la regione Nafta (Nord America) ha riportato un utile della gestione operativa pari a 717 milioni di euro, il Latam (Sud America) di 238 milioni e l’Apac (Asia-Pacifico) di 64 milioni, mentre la zona Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) ha chiuso con una perdita di 138 milioni di euro.
I ricavi del secondo trimestre si sono attestati a 21,5 miliardi di euro. Esclusa Chrysler il fatturato del gruppo auto torinese è stato pari a 9,2 miliardi di euro, in calo del 7,5% rispetto ad un anno fa soprattutto, spiega la nota di Fiat, “per la flessione dei volumi in Europa e, in particolare, in Italia, dove le condizioni di mercato continuano a rimanere difficili sia per le autovetture sia per i veicoli commerciali leggeri”.
Le difficoltà del Vecchio Continente si notano soprattutto nello spaccato dell’utile della gestione operativa, che nel periodo aprile-giugno si è attestato a 1 miliardo di euro: la regione Nafta (Nord America) ha riportato un utile della gestione operativa pari a 717 milioni di euro, il Latam (Sud America) di 238 milioni e l’Apac (Asia-Pacifico) di 64 milioni, mentre la zona Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) ha chiuso con una perdita di 138 milioni di euro.
Per il momento Fiat conferma però gli obiettivi per il 2012. “Nonostante la continua mancanza di visibilità sulle condizioni di mercato in Europa, il gruppo conferma i propri target per l’anno in corso”. Per l’esercizio in corso il Lingotto prevede ricavi superiori ai 77 miliardi di euro, un utile netto compreso tra 1,2 e 1,5 miliardi e un utile della gestione ordinaria tra 3,8 e 4,5 miliardi di euro.
Tornando ai numeri l’indebitamento finanziario al 30 giugno 2012 era pari a 5,4 miliardi di euro, in diminuzione di oltre 300 milioni di euro. Nel trimestre Chrysler ha generato risorse per 600 milioni di euro dopo aver investito circa 1 miliardo. Nel periodo aprile-giugno gli investimenti complessivi del gruppo torinese sono stati pari a 1,7 miliardi di euro. Infine la liquidità disponibile migliora e si attesta a 22,7 miliardi di euro, rispetto ai 21,4 miliardi registrati al 31 marzo 2012.
Tornando ai numeri l’indebitamento finanziario al 30 giugno 2012 era pari a 5,4 miliardi di euro, in diminuzione di oltre 300 milioni di euro. Nel trimestre Chrysler ha generato risorse per 600 milioni di euro dopo aver investito circa 1 miliardo. Nel periodo aprile-giugno gli investimenti complessivi del gruppo torinese sono stati pari a 1,7 miliardi di euro. Infine la liquidità disponibile migliora e si attesta a 22,7 miliardi di euro, rispetto ai 21,4 miliardi registrati al 31 marzo 2012.